Un’operazione, un incidente: è questo quello che le cicatrici ci fanno venire in mente. Non per forza, però, in chiave negativa. Le cicatrici che ci segnano il corpo raccontano molto di più: ci ricordano, ogni singola volta che vi posiamo lo sguardo, il coraggio che abbiamo avuto a vincere le nostre battaglie. E le donne, in particolare, possono avere un rapporto molto controverso con le proprie cicatrici, vuoi per una questione estetica, vuoi per la storia che c’è nascosta dietro.
È per questo che il fotografo Damon Dahlen ha realizzato per l’Huffington Post una serie di scatti a donne, al contrario, fiere di mostrare le proprie cicatrici, ognuna con una storia diversa: alcune sono frutto di goffaggine, altre dei veri e propri trofei di guerra. Ciascuna di queste modelle è la dimostrazione vivente che le imperfezioni non solo sono belle, ma lasciano anche intendere quanto forti e resilienti siano le donne.
Ad Alanna i medici avevano detto che non avrebbe più potuto praticare sport con un solo rene: lei invece è diventata la più competitiva del mondo. La sua cicatrice le ricorda che può fare tutto quello che vuole, anche quando le dicono che non può. Amanda, dal canto suo, mostra quella che ha in petto, il risultato di un’eruzione cutanea degenerata in psoriasi: presente in un punto chiave della femminilità, la sua cicatrice è una vera e propria rivincita sullo sguardo maschilista. Melanie, invece, ha scelto di sottoporsi a un’operazione per levarsi le ghiandole mammarie e adesso le sue cicatrici sono i suoi seni.
Zeba, che è di colore, lamenta il fatto che la maggioranza delle modelle afroamericane (pensiamo a Lupita Nyong’o o a Naomi Campbell) fanno sfoggio di una pelle perfetta, mentre la realtà è ben diversa: nonostante il suo corpo sia pieno di imperfezioni, Zeba indossa gli abiti che preferisce, anche se le scoprono le spalle e la nuca. Per altre ancora si tratta di nei rimossi, il cui segno si trova – in maniera significativa – esattamente nello stesso punto del corpo del fratello. Maja, invece, racconta di come le sue siano dovute a un incidente automobilistico avvenuto dieci anni or sono, che avrebbe potuto comprometterle fegato, spina dorsale e gabbia toracica: le sue cicatrici le ricordano che non importa la natura del problema del momento, dopo tutto quello che ha passato lei può farcela, perché è una guerriera.m
E ancora dita rotte a causa di palle da bowling troppo pesanti, deformazioni ossee congenite, profondi tagli con lamiere di lattina ai polpastrelli, malattie tumorali: grazie ai segni che portano sul corpo come medaglie al valore, ognuna di queste donne è diventata meravigliosa ma soprattutto invincibile.