Si dice che l’arcinota Festa della Donna sia nata nel 1908 a seguito dell’incendio che costò la vita alle operaie che lavoravano nella fabbrica Cotton di New York, ma in realtà, questa è soltanto una leggenda sorta dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. La Giornata Internazionale della Donna venne ufficializzata negli Stati Uniti alla fine del febbraio del 1909 per opera del Partito Socialista, che in quell’occasione aveva messo su una grande protesta per il diritto delle donne al voto.

Non solo il suffragio universale: anche altre istanze femminili cominciarono ben presto a essere rivendicate. Nel periodo compreso tra il novembre 1908 e il febbraio 1909, migliaia di operaie newyorchesi scioperarono ininterrottamente per l’aumento della paga e il miglioramento delle condizioni lavorative. E, nel 1910, l’VIII Congresso dell’Internazionale socialista ebbe l’idea di istituire una giornata ufficiale per le donne.

Fu il 25 marzo 1911 che la fabbrica Triangle di New York andò a fuoco, causando la morte di 146 lavoratori, di cui la maggioranza erano donne immigrate: l’episodio da cui si è avuta l’ispirazione per la leggenda della fabbrica Cotton è probabilmente questo. Da allora in poi, le proteste di stampo femminile aumentarono a dismisura: in molti Stati europei, come Germania, Austria e Svizzera, vennero istituite delle giornate dedicate alle donne.

L’8 marzo 1917, poi, divenne una data storica: la popolazione femminile di San Pietroburgo scese in piazza per chiedere la fine della guerra, dando inizio alla Rivoluzione Russa di febbraio: a partire da questa giornata di lotta, le delegate della Seconda Internazionale delle donne comuniste a Mosca decisero di designare l’8 marzo quale data per la Giornata Internazionale dell’Operaia.

In Italia, la Festa della Donna cominciò a essere celebrata nel 1922, sempre per gli stessi motivi politico-sociali. Un’iniziativa che si intensificò a partire dal 1945, quando l’Unione Donne in Italia (composta da esponenti di Pci, Psi, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) festeggiò la Giornata della Donna nelle aree italiane già liberate dal fascismo.

La prima volta in cui tutta l’Italia ha onorato la Festa della Donna è stata l’8 marzo 1946, quando è stata scelta la mimosa, che appunto fiorisce ai primi di marzo, come simbolo della festività. Negli anni a seguire, la Giornata è diventata un’occasione significativa di rivendicazione di importanti istanze femminili, quali il divorzio e l’aborto, nonché di memoria delle conquiste passate ottenute dalle donne di tutto il mondo.