Attenzione ai particolari del volto, alle espressioni e ai tic nervosi. La voce tremante, i gesti improvvisi, adrenalina a mille e vuoti di memoria. Ecco alcuni dei trucchetti per capire se ti stanno mentendo.
Osservare il viso e gli occhi
Il viso e gli occhi possono assumere mille e una espressioni: ad ognuna di esse corrisponde uno stato d’animo, un pensiero, un’idea, un sentimento.
Importante fare attenzione a chi si tocca il naso, forse a causa di una scarica di adrenalina, o copre la bocca come se stesse cercando di nascondere la bugia appena detta. Le labbra tese e serrate indicano tensione. Tutti piccoli ma grandi indizi per capire chi sta mentendo – e chi no.
Fondamentale anche seguire il movimento degli occhi: quando si cerca di ricordare qualcosa del passato, gli occhi delle persone destre si muovono a sinistra, se stanno inventando qualcosa, invece, a destra. Per le persone mancine vale stessa regola, ma a parti invertite. Quando si mente, si ha anche la tendenza a sbattere le palpebre rapidamente. Se tendono a rimanere socchiuse/chiuse più a lungo, è sicuramente perché questa persona sta vedendo o sentendo qualcosa che non le piace.
Per i popoli primitivi era tutto il contrario, ma ad oggi evitare lo sguardo non è indice di menzogna. Molto spesso si concentra l’attenzione su oggetti inanimati per ricordare. I bugiardi, molto spesso, cercano di guardare negli occhi l’altra persona per evitare che questa si faccia strani pensieri in merito a ciò che stanno dicendo.
I tic del corpo
Stanno mentendo: le persone che sudano molto (soprattutto se la sudorazione si aggiunge al tremore, al rossore di guance e collo, e alle difficoltà nel deglutire), quelli che “Sì con la testa ma No con le parole”, e viceversa, chi pensa troppo prima di rispondere, che giocherella con gli oggetti intorno a sé.
Altro elemento fondamentale: osservare il livello di rispecchiamento nell’altro. Quando interagiamo con qualcuno, solitamente “imitiamo” spontaneamente il comportamento dell’altro per stabilire un contatto e mostrare interesse. Se si mente, questo fenomeno tende a non verificarsi.
Una persona che sta mentendo tende a deglutire parecchio e a rischiarare la voce, tende ad allontanarsi ed evitare il contatto fisico, anche il più piccolo, anche quello “per sbaglio”, tende a limitare i movimenti e li dirige più verso di sé, a giocare con i capelli o sistemare cravatta e polsini della camicia.
Bugie a voce
Il bugiardo si riconosce anche a chilometri di distanza. Se inizia a parlare più velocemente o lentamente all’improvviso, c’è una buona probabilità di menzogna all’interno del discorso.
Una persona sincera spesso risponde con spiegazioni sempre dettagliate davanti ad una storia assurda o straordinaria. Chi mente non rivela nulla, rimane in un alone di mistero. Le risposte oneste vengono pronunciate velocemente, mentre le bugie no.
Fare delle domande
Metodo – quasi – infallibile: scoprire le bugie dell’altro tartassandolo di domande pungenti. Creare un’atmosfera rilassata è una delle prerogative da tener bene a mente: in un clima più “relax” il “bugiardo” si lascerà andare più facilmente. Conoscere delle cose importanti, delle informazioni fondamentali sulla persona in questione aiuta moltissimo.
Chiedere di ripetere la storia è uno dei trucchetti più banali di sempre: si ricorderà per bene tutti i passaggi?
Usa il silenzio. Non fermarti. Fissa negli occhi.
[FONTE: WikiHow]