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È il cocktail per eccellenza, e pur avendo una ricetta che comprende solo due ingredienti, il dibattito sulla corretta preparazione del Martini è infinito. Vodka o Gin? E in quali quantità? A quale temperatura servirlo? E poi gli ingredienti tra di loro vanno agitati o semplicemente mescolati?

Tantissimi i personaggi della politica e del mondo dello spettacolo che hanno fatto del Martini il loro cocktail preferito. Solo per citarne alcuni ricordiamo Franklin D. Roosvelt, che abolì il proibizionismo negli Stati Uniti, e poi Churchill, Humphrey Bogart e per finire Homer Simpson l’unico che ha davvero le idee chiare su come vuole il suo Martini cioè “pieno di alcool”.

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Ma naturalmente, proprio in questi giorni che precedono l’uscita dell’ultimo film della saga, non si può non parlare di uno dei bevitori di Martini in assoluto più famosi: 007. È proprio Bond a preferire la vodka al Gin e in questo nuovo film poi sarà tutta una questione di “Belvedere“. Vero è che cambiare uno degli ingredienti in un cocktail che ne ha solo due è una vera e propria rivoluzione. Come si legge infatti nelle ricette classiche, il Martini è “strutturato sul perfetto equilibrio tra le bacche di ginepro del Gin e la qualità a base di erbe del Vermouth secco“. Per questo pensare di usare la vodka al posto del Gin è sicuramente un azzardo che solo un personaggio come James Bond, abituato a ben altri tipi di pericoli, poteva proporre.

La ricetta originale del Martini prevedeva che si dovessero poi mescolare le stesse dosi di Gin e Vermouth, con il passare del tempo però è stato il Gin ad essere il protagonista, anche se poi le dosi dipendono molto da gusto personale.

Riportiamo quindi la ricetta al momento più accreditata per preparare un ottimo Martini da film:

4 parti di Gin
5 gr di sale
1 parte di Vermouth secco
Ghiaccio
1 buccia di limone