In un negozio Zara di Toronto, ha avuto luogo un episodio davvero spiacevole ed al limite del rispetto per lo stile ed il modo di essere di ogni persona.
Cree Ballah, una commessa ventenne di un negozio Zara, si è recata al lavoro durante gli ultimi giorni del mese di marzo con i capelli raccolti in treccine afro.
Uno dei suoi capi, vedendola pettinata in quella maniera, non ha esitato nel chiedere a Ballah di sciogliere immediatamente le sue treccine.
Ballah ha raccontato questa spiacevole esperienza al CBC di Toronto, spiegando come il suo capo l’abbia fatta uscire dal negozio dicendo che la sua pettinatura non era adatta per lavorare da Zara. La strada in cui Ballah è stata ripresa era molto trafficata e piena di clienti.
Successivamente, il suo capo ha aggiunto: ” Non vogliamo offenderti, ma per Zara c’è bisogno di un’acconciatura sobria e professionale”.
Zara employee accuses store of discrimination over her hairstyle https://t.co/x4LlOFr5sO pic.twitter.com/BS6L8OIwTn
— CBC Toronto (@CBCToronto) April 11, 2016
L’esperienza di Ballah, ricorda molto quella di Akua Agyemfra: la cameriera di un ristorante di Toronto, mandata a casa perché aveva raccolto i suoi capelli in uno chignon.
In entrambi i casi, queste due donne sono state obbligate ad accantonare le loro tradizioni per abbracciare degli standard di bellezza prettamente occidentali.
Ballah, infatti, ritiene ingiusta questa imposizione in quanto: la sua tipologia di capelli ed il suo modo di acconciarli è collegato alle sue tradizioni ed alla sua persona.
Una discriminazione che colpisce l’etnia di Ballah e gli usi di un particolare popolo.
A riguardo, i responsabili della catena di negozi Zara si sono pronunciati a sfavore della discriminazione di ogni forma. Tuttavia, invitano al rispetto della privacy riguardo questa discussione.
La reazione dei responsabili, quindi, è solamente un bel voltafaccia a quei principi che dovrebbero essere radicati e rispettati in quella parte del mondo che inneggia al rispetto delle tradizioni.
Ci auguriamo almeno che, dopo quanto accaduto, Ballah possa vedere rispettato il suo diritto di pettinarsi come preferisce.