È la notte più romantica dell’estate e da sempre la attendiamo sperando di vedere qualche stella cadente, fiduciosi che i nostri desideri prima o poi si avvereranno. La attendiamo per avvicinarci al nostro amore, perché farlo nascere con un cielo stellato sullo sfondo è decisamente memorabile. O, in alcuni altri casi, speriamo che un meteorite precipiti sulla testa delle amiche del nostro fidanzato.

Ma conosciamo la storia dietro la notte tra il 9 e il 10 agosto? Non tutti, a pezzettini, o per niente. Quella a cui assistiamo stesi sul nostro telo mare è la pioggia meteorica delle Perseidi, nota come “le lacrime di San Lorenzo”, lo sciame di meteore consistente in residui della lenta disintegrazione della cometa Swift-Tuttle. Ma non sempre lo stupore e l’attesa hanno segnato questa notte: nell’antichità l’apparizione di meteore, comete e altri fenomeni rompevano la quiete celeste, ed erano perciò considerate segni infausti. Le stelle cadenti venivano associate a lacrime di fuoco, in seguito a crisi di governo, battaglie o assedi.

La tradizione cristiana ha legato il concetto di pioggia di stelle cadenti al martirio di San Lorenzo. Le lacrime versate dal santo durante la sua tortura vagherebbero eternamente nei cieli, cadendo sulla terra nel giorno in cui Lorenzo morì. Per questo motivo le stelle del 10 agosto vengono chiamate anche fuochi di San Lorenzo, richiamando così le scintille della graticola infuocata su cui venne ucciso il santo. Tradizione spezzata dal fatto che secondo la storia il martire non venne ucciso per mezzo di una graticola infuocata, ma per decapitazione.

Ma oltre la versione cristiana, la notte di San Lorenzo celebra anniversari non del tutto felici per Italia e Francia. Il 10 agosto del 1792 in Francia avvenne la presa del Palazzo delle Tuileres e tale fatto segnò l’avvento del Regime del terrore. Nel 1893, nell’Italia giolittiana, venne emanata la legge bancaria che segnò la nascita della Banca d’Italia. Inoltre il 10 agosto 1944, a Milano, si consumò la Strage di piazzale Loreto, in cui 15 partigiani vennero fucilati su ordine dei nazisti. È come non citare l’autore Giovanni Pascoli che dedicò la sua celebre poesia “X Agosto”, alla morte del padre, avvenuta nello stesso giorno.

Tanta storia dietro una manciata di luci cadenti, perché il passato comune è indimenticabile almeno quanto il nostro presente.