Dolci compagne, amiche di giochi, premurose e materne partners: le donne, in coppia sono questo. Ma prova ad abbandonarle. Regine del melodramma, menti diaboliche e vendicative, spie russe con il solo obbiettivo di sterminare: le donne diventano questo.

E sebbene tutto inizi alla scuola materna, quando i ragazzini preferiscono una palla alla dolce smorfiosetta vestita di rosa nell’angolo, o alle superiori, quando l’amore dei maschietti in piena tempesta ormonale è effimero e impaziente, o ancora da adulti, quando il pallone e la tempesta ormonale influiscono ancora in maniera considerevole sulle volontà degli uomini che, nel frattempo, hanno sviluppato anche il buongusto per le sventole e lo stato confusionale, insomma, nonostante tutto ciò, le donne si lasciano sempre cogliere impreparate.

Giustificano, guardano con gli occhi dell’amore ciò che dovrebbe essere guardato con gli occhi di un pluriomicida, sbattono le ciglia e ci cascano e sperano con tutte le forze che quella che ha le sembianze di una telenovela spagnola di bassissimo livello, diventi un capolavoro hollywoodiano. E poi arriva la delusione e la telenovela spagnola di bassissimo livello diventa un film drammatico, spesso dai risvolti noir.

E in questa fase, ci sono dieci cose che, secondo la redazione di Blog di Lifestyle, le donne fanno dopo una delusione d’amore. Per motivi di spazio le stileremo in un atto unico.

1. “V per Viennetta”. Che sia dolce o salato, o dolce e salato contemporaneamente, dopo una delusione d’amore la povera protagonista del dramma, passerà metà della sua giornata con la testa nel frigorifero e l’altra metà con la testa nella dispensa. I sensi di colpa saranno minimi e giustificati dalla carenza di coccole e attenzioni che, in fondo poi, sono le stesse che sa dare la Nutella. Così se il motto dovrebbe essere “V per Vendetta”, diventa invece “V per Viennetta”.

2. Clausura. Tapparelle abbassate, porte chiuse, silenzio: lo scenario in cui si nasconde la neo mollata risulta davvero inquietante. Nessuno può entrare e nessuno può uscire senza il suo permesso. Ma, di solito, nessuno vuole entrare.

3. Perenne sindrome premestruale. È nota l’infinita varietà di torture a cui una donna può sottoporre chiunque invada il suo spazio o urti i suoi sentimenti, durante quel particolare periodo. Ora, nella fase post rottura, quel periodo non solo è prolungato, ma è anche amplificato. Sensibilità e suscettibilità, pianto e ira, Kleenex e maceti. Gli psicoterapeuti, impauriti, consigliano di non guardarla dritto negli occhi ed esaudire ogni suo desiderio.

4. Coppiette e cocorite. Se prima guardare una coppia innamorata le faceva pensare “ma io e il mio amore siamo più belli”, adesso guardare le mielose pariglie che passeggiano sul lungomare le provoca soltanto intensi conati e irritazione del colon. Tutte le canzoni, anche quelle cinguettate dalla cocorita del vicino stridono nella sua testa come unghie su una lavagna. Per precauzione, coppiette fuggite lontano e cocorite tacete. Se poi le cocorite sono accoppiate, beh…

5. Atteggiamenti bipolari. L’emotività della giovane sedotta e abbandonata oscilla come un’altalena. A picchi di autostima esagerati in cui “sono bella, simpatica e intelligente, lo stupido sei tu”, si alterneranno crolli di self-confidence ineguagliabili, in cui “sono un disastro, ho i brufoli e la cellulite e là fuori è pieno di brufoli e di celluliti migliori della mia”.

6. Stalkeraggio. Prima su Facebook, poi su WhatsApp, poi su Instagram: dai social al portone di casa sua il passo è breve. Senza rendersene conto, si conosce vita, morte e miracoli anche della pensionata che vive al piano rialzato del suo condominio. Un lavoro degno dell’FBI e per cui probabilmente la neo spia finirà in commissariato.

7. Maschicidio. La vita da single per una ragazza è davvero faticosa. Chat sempre attiva, smartphone ululante, tentati approcci al bar, al market, in biblioteca o nei locali: il sesso opposto sembra non riuscire a vedere la fresca cicatrice al centro del suo petto. E l’odio carnale verso colui che ha provocato quella cicatrice si estende al resto del genere maschile, senza eccezioni di professione, parentela, età o orientamento sessuale.

8. Cambio look. La ragazza delusa è come l’araba fenice. Muore e rinasce dalle sue ceneri, con un taglio giovane e la chioma biondo platino. La sua vendetta consiste infatti nel farlo rosicare: dopo un primo periodo di trascuratezza, decide di rimettersi in forma, infilarsi il tacco dodici e mostrargli quello che si perde. Dopo però averlo mostrato al resto del mondo.

9. Amiche e alcol. Come l’alfa e l’omega, come la panna e le fragole, come il pane e la Nutella: questo binomio è la combo perfetta per superare le delusioni d’amore. L’alcol aiuta a non pensare, le amiche a ridere e divertirsi. Tutto il resto, per un po’, passa in secondo piano.

10. Flirta come se non ci fosse un domani. Ritrovata esteriormente se stessa, la donna delusa cerca un riscontro nel sesso opposto. Senza mai riuscire ad andare oltre. Sa che il chiodo scaccia chiodo non funzionerà e non ne ha neanche voglia. A dirla tutta, ha paura di non riuscire a trovare un chiodo uguale a quello di cui ancora innamorata. Ma sentirsi desiderata la fa stare meglio.