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Cari telefilm addicted, ricordate quando abbiamo parlato di binge watching? Quell’abbuffata di serie tv che potrebbe nuocere alla nostra salute, fino a diventare una droga. Così dicono. La dipendenza seriale è più o meno come il cibo: più ce n’è e più ne vorremmo. Solo che mentre la persona che mangia a volontà diventa obesa, il telefilm addicted diventa malato e finisce col non distinguere più la realtà dalla fantasia.

Certo, capita a chiunque di scherzare su quest’ultimo punto, come desiderare di poter vivere in una serie tv, augurarsi di avere una storia d’amore come quella che si vede nei telefilm, però ricordate che a tutto c’è un limite. Quali sono quelli che ci invitano maggiormente alla dipendenza seriale? Ecco le serie da cui “stare alla larga”, per evitare di cadere nel tunnel.

Don Matteo: la figura paterna

Credits: www.dgmag.it
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Vi chiedete perché dopo dieci stagioni Don Matteo continua ad essere una delle fiction italiane più seguite? Il suo stile è ineguagliabile, sopratutto quando è a cavallo della sua bicicletta, così come il suo metodo investigativo. In grado di ascoltare senza giudicare, capire la verità con clemenza. Don Matteo è la figura paterna che tutti cercano e di cui hanno bisogno per sentirsi al sicuro. Sacerdote fedele con dei doveri morali, rappresenta un modello da prendere ad esempio.

The Flash: sentirsi supereroi tutti i giorni

Credits: www.serialmasters.it
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Abbiamo preso The Flash come esempio, ma va bene qualsiasi telefilm sui supereroi. La dipendenza seriale si instaura subito con Barry Allen, il protagonista, perché chiunque può identificarsi in lui: brava persona, ragazzo modello, umile, pronto a mettersi da parte per il prossimo, è l’emblema di tutti i ragazzi di oggi che sentono il bisogno di fare qualcosa ‘di grande’ per sentirsi appagati con se stessi. I telefilm con i supereroi però non possono piacere a chiunque, ma una volta iniziati, non se ne può fare a meno.

The Big Bang Theory: sindrome di Peter Pan

Credits: tvzap.kataweb.it
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Il mondo nerd, l’humour e la comicità dello stare in compagnia sono gli elementi chiave di The Big Bang Theory. Lo spettatore segue le vicende dei ragazzi nerd, poco pratici con la vita quotidiana e con le ragazze, ride e riflette insieme a loro, tornando ad essere bambino. In The Big Bang Theory i protagonisti sono un po’ così infatti: tra le loro citazioni sulla fantascienza e le serie tv, il telefilm diventa una sorta di realtà dentro un’altra, e non c’è niente di più dipendente dell’essere trasportati in questo mondo di fantasia.

Breaking Bad\I Soprano\Mad Men: la dura realtà

Photo Credit: Michael Yarish/AMC
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Ci sarà un motivo se questi tre telefilm sono stati considerati tra i migliori scritti e strutturati degli ultimi dieci anni. Un realismo duro, violento e crudele della vita di tutti i giorni. Protagonisti tre uomini che cercano di tenere in piedi vita personale e professionale. E ovviamente il telefilm dipendente sa che deve assolutamente guardarlo.
In Breaking Bad assistiamo a una vera e propria dipendenza: la vita di un uomo che per aiutare la famiglia, si fa coinvolgere in un traffico di metamfetamina, ma sarà quest’ultima a portarlo alla rovina. I Soprano racconta la storia di una famiglia di mafiosi italo-americana, il cui patriarca, Tony, è un boss che soffre di attacchi di panico e per questo è in terapia. Mad Men è ambientato nei mitici anni ’60, quelli del boom economico, e segue le vicende di un’azienda di pubblicità, ma anche qui è la storia del protagonista, Don Draper, a coinvolgere lo spettatore: padre di famiglia quasi assente, marito insoddisfatto e infedele, il suo passato è complicato e non è chi dice di essere.

The Walking Dead\The Vampire Diaries: la vita dopo la morte

Credits: www.charismanews.com
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Non in senso religioso, ma il sovrannaturale ha da sempre attratto l’uomo. La possibilità che esista vita dopo la morte è un classico. Dagli zombie ai vampiri, il telefilm addicted si appassiona, soffre con i personaggi, crede di poter sopravvivere e di sperare in una vita migliore. E poi c’è l’eterna lotta tra Bene e Male, uomo contro natura, e uomo contro la morte. Questo è il messaggio psicologico nascosto dietro The Walking Dead e The Vampire Diaries.

Grey’s Anatomy: l’amore e altre cose

Credits: au.tv.yahoo.com
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Un classico che dura da più di dieci anni. In Grey’s Anatomy si intrecciano le storie d’amore tra medici e specializzandi in corsia, mentre spesso sono i casi chirurgici a passare in secondo piano. Allo spettatore non importa se un personaggio amato muore, poiché sa che non può fare a meno di abbandonare la serie, che continuerà a sorprenderlo. E così è. La magia di Grey’s Anatomy sa nel creare dipendenza grazie a storie impossibili, amori altalenanti, i casi di medicina coinvolgenti e a volte assurdi.