Uscire con gli amici ed essere astemi, a volte, può essere difficile, specie quando ci sente un pesce fuor d’acqua.
Ecco però – contro tutte le aspettative – arrivare da Londra i rimedi per una vita sociale attiva, a favore anche di chi l’alcol proprio non lo regge o vorrebbe evitarlo.
Fino a qualche tempo fa, infatti, bar e ristoranti proponevano scelte davvero limitate al di fuori dei classici drink per una serata fuori e tutte basate su bevande eccessivamente dolci e frizzanti. In buona sostanza, per gli astemi c’era sempre il solito succo o la solita aranciata ad aspettarli.
Ma le cose sono cambiate e sono in continua evoluzione. Il numero dei ragazzi sotto ai 25 anni che preferiscono rinunciare completamente all’alcol, in particolar modo se devono guidare, si è ridotto del 40% negli ultimi otto anni nel Regno Unito, una cifra che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Il raggiungimento maggiore, però, si è conquistato con il processo di de-alcolizzazione del rum e del gin, metodo utilizzato dal ristorante Stovell, che permette di far evaporare chimicamente l’alcol dai liquori, lasciandoli intatti nel sapore.
L’alcol, finito il processo, viene raccolto in un altro contenitore, permettendo anche ai palati più delicati una degustazione indimenticabile.
In questo modo anche chi – per un motivo piuttosto che per l’altro – non può/vuole avvicinarsi all’alcol, riesce comunque ad assaporare un certo tipo di bevanda senza essere costretto a subirne gli effetti, che a volte possono rivelarsi davvero spiacevoli.
Esattamente come per certe bibite sugar-free, il risultato non è poi così diverso, infatti, molti dei clienti dei ristorante sopracitato hanno rimandato indietro le rispettive ordinazioni, lamentando di aver fatto presente di non poter bere e di aver quindi ordinato un liquore analcolico.
Più a est a Londra, invece, il pub Peg + Patriot – grazie al medesimo processo – offre ai suoi clienti un delizioso Campari Soda analcolico, aggiungendo succo d’arancia e soda allo sciroppo che si ottiene dalla de-alcolizzazione.
In ogni caso, mezzi o meno per poterlo fare, è stato registrato un aumento di bevande e succhi salutari all’interno delle carte di bar e ristoranti, come ad esempio il vino per astemi, che altro non è che un delizioso succo d’uva dal colore e dal gusto invitante tanto quanto quello di un buon calice.