Il bello dei social network è proprio la velocità con cui permette di condividere notizie senza filtri. Molte volte sono gli utenti che, come dei reporter improvvisati, descrivono ciò che succede nel mondo. Ma che accade se anche Facebook decide di selezionare solo le notizie che ritiene degne di essere condivise?
Qualche tempo fa un rapporto ha affermato che alcuni lavoratori del settore ‘Trending Topics’ di Facebook avevano l’incarico di ‘seppellire’ delle notizie, in particolare quelle conservatrici, e di dare visibilità invece ad altre. Facebook ha negato l’esistenza di questo tipo di lavoro e ha sottolineato l’esistenza di prove che supportassero questa teoria, ma in alcune persone è rimasto il dubbio.
Insomma si tratterebbe di un Facebook mediato, con molti pregiudizi alla base. La realtà non è come quella descritta, però un fondo di verità c’è. Infatti, seppur non ci sono persone che, per conto di Facebook, decidono di dare rilevanza ad una notizia piuttosto che ad un’altra, alcuni algoritmi decidono cosa è di tendenza e cosa invece non è ‘degno’ di essere popolare. Questi algoritmi, in passato, secondo alcuni hanno dato rilevanza a notizie ed eventi di un certo tipo invece che ad altri. Ad esempio, gli eventi che riguardano i matrimoni o comunque qualcosa di molto personale avrebbero la priorità su quelli che parlano di educazione o di argomenti di carattere generale.
In realtà non c’è nessuna prova che questo sia vero e niente può confermare ciò che alcuni utenti dicono di aver notato. La maggior popolarità deriva da un maggior coinvolgimento delle persone. Accade così che gli eventi personali, come un matrimonio o una festa di compleanno, che raccolgono la partecipazione di amici e parenti, superano quelli di interesse generale in commenti e condivisioni. In questo modo l’algoritmo di Facebook li percepisce come interessanti e gli conferisce rilevanza.