Scorriamo il news feed di Facebook decine di volte al giorno, lo aggiorniamo con i nostri post, apprezziamo, disprezziamo o ignoriamo post di tutti gli altri utenti. Canzoni, dibattiti sociali, politici o religiosi, sarcasmo e ironia a vagonate, articoli di attualità, panini mai mangiati di fashion bloggers, gambe al mare, serie TV: il social di Mark Zuckerberg è un contenitore infinito di tutto questo. Ed è proprio tutto quello che pubblichiamo sulla nostra bacheca di Facebook a dirla lunga sulla nostra personalità.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sul “Journal of Personality of Individual Differences” che ha selezionato utenze Facebook a campione, analizzandone la tipologia di post pubblicata dagli stessi. In particolare, i ricercatori Tara Marshall, Katharina Lefringhausen, e Nelli Ferenczi hanno studiato come l’autostima di un individuo, i livelli di narcisismo e le cosiddette Big Five dei tratti della personalità (nevrosi, estroversione, apertura all’esperienza, gradevolezza e coscienziosità) incidano su ciò che i soggetti pubblicheranno su Facebook.
Così prendendo in considerazione categorie distinte di pubblicazione, i ricercatori hanno adattato sugli utenti le Big Five, tenendo conto della frequenza di accesso e altri fattori. Così hanno abbinato alle personalità coscienziose una determinata tipologia di post, come quelli sulla genitorialità, alle personalità narcisistiche, post sulla propria immagine o sul proprio Lifestyle, alle persone con poca autostima, post romantici e comunicativi di parti di sé nascoste.
In parole povere, tenendo da parte sondaggi e percentuali, Facebook non mostra il nostro profilo migliore o peggiore. Facebook siamo noi, più di quanto pensiamo.