Non esistono delle istruzioni e neanche un tutorial su come fare i genitori. Non è un segreto che questo è senza ombra di dubbi il mestiere più difficile del mondo. Non ci sono mai delle regole fisse, non ci sono leggi che dettano il comportamento “corretto” per ogni situazione.
Tuttavia, delle volte, per lo meno, emergono caratteristiche o atteggiamenti che è meglio non mettere in atto. È il caso di uno studio condotto dal gruppo di Mai Stafford del Lifelong Health & Ageing dell’università di Londra secondo cui i genitori apprensivi rendano i figli infelici.

La ricerca è stata pubblicata su “The Journal of Positive Psycology”, ma è durato quasi 70 anni, ha coinvolto 5.000 persone, che sono state monitorate fin dalla loro nascita, nel 1946. I risultati hanno dimostrato per la prima volta come il comportamento dei genitori abbia un impatto a lungo termine sul benessere dei figli, anche una volta lasciato il nucleo familiare originario.

Al contrario di alcuni studi precedenti, secondo i quali i figli con legami molto stretti con madri e padri sono più predisposti a creare una relazione forte con il partner, dagli esperimenti condotti dai ricercatori della University College London è emerso che i più “infelici” erano proprio i volontari che, intervistati all’età di circa quarant’anni, ricordando l’infanzia descrivevano la mamma e il papà come iperprotettivi.

“Un controllo costante, psicologico, sui bambini può limitare la loro indipendenza e può, infine, farli sentire meno capaci di regolare il proprio comportamento in base alle situazioni”, spiegano gli studiosi.

Dunque come sempre, ogni eccesso non va mai bene. Ma è vero anche che qualche “no” male non possono fare, quindi l’importante come sempre è non esagerare e bilanciare lo spazio che si lascia libero e le linee guida che invece si vogliono dare per proteggere i nostri piccoli.

“I genitori sono vitali per il benessere mentale delle future generazioni – spiega l’autore dello studio, il professor Mai Stafford della Medical Research Council’s Lifelong Health and Ageing unit dell’università inglese -. Da questo punto di vista bisognerebbe ridurre le pressioni economiche e di altro tipo sulle mamme e sui papà, in modo che possano dedicarsi a creare una relazione migliore con i loro figli, senza eccessi”.