Oggi, in tutto il mondo, si celebra la giornata per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Una celebrazione molto importante giunta ormai alla sua ventiseiesima edizione, ma che pochi sanno da dove deriva e perché si festeggia proprio il 20 Novembre.
La giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza celebra l’anniversario del giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, nel non lontano 1989, la Convenzione Onu sui diritti dei minori. In questi anni sono stati ben 190 i Paesi che l’hanno ratificata. Tra questi c’è, ovviamente, anche l’Italia. A crearla è stata l’Unicef, per diffondere principi importanti quali il rispetto per l’identità e la dignità dei bambini.
Sebbene si dia per scontato che i diritti dell’infanzia e degli adolescenti siano rispettati, spesso purtroppo non è così. Discriminazioni basate sul colore della pelle, sulla fede religiosa, sull’orientamento sessuale e sul ceto sociale di appartenenza colpiscono molti bambini, talvolta in modo subdolo. Per non parlare delle ancora troppo vaste zone del mondo in cui i diritti sono negati a bambini e adolescenti e dove quest’ultimi subiscono violenze o abusi e non hanno accesso ad una alimentazione corretta e ad un’istruzione adeguata.
Le numerose guerre che si combattono oggi nel nostro pianeta, mietono vittime soprattutto tra i bambini. Siria, Yemen, Iraq, Sud Sudan, Nigeria, Cameron, Niger e Ciad vedono milioni e milioni di bambini sfollati e uccisi. E questo è senza dubbio inaccettabile.
Per questo motivo, in tutto il mondo, ci saranno eventi ed iniziative per sensibilizzare la popolazione su questo tema. Il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera interverrà presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema dei bambini migranti. Un fenomeno dai dati spaventosi che ci tocca da vicino. Dure sono infatti le parole di Guerrera a proposito: ‘La crisi dei rifugiati e migranti in Europa è una crisi che colpisce drammaticamente i bambini: dall’inizio dell’anno 215.000 minorenni – 700 al giorno- hanno cercato asilo nell’Unione Europea. Quest’anno, ben 700 bambini sono morti attraversando il Mare Mediterraneo. Questi bambini, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro’.
In numerose città italiane, poi, ci saranno laboratori di lettura, di gioco e di creatività aperti a tutti i bambini.



