Il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco è iniziato circa un mese fa, precisamente l’8 dicembre con l’apertura della Porta Santa della Basilica di S. Pietro, e già si può dire che quest’aria spirituale, abbia ispirato parecchie persone. Le creazioni a tema pensate per l’occasione, infatti, sono state molte ed hanno attirato la curiosità dei turisti, sempre pronti a spendere un po’ di soldi per portarsi a casa un ricordo di una bella esperienza.
Basti pensare, ad esempio, ai profumi ispirati alla Bibbia, in vendita presso le edizioni Paoline in via della Conciliazione a Roma, che sono stati esauriti in un battibaleno. Si tratta di tre fragranze, create da Laura Bosetti Tonatto con l’aiuto della storica Alessandra Andreocci, che contengono essenze ed oli essenziali che richiamano l’odore dell’incenso che si respira nelle chiese e che è strumento di purificazione, del rizoma del Nardo della Maddalena, presente anche sullo stemma di Papa Francesco, della Rosa Mistica di Sharon e della Rosa senza spine, che indica il paradiso ed è il fiore Mariano per eccellenza.
Proprio la Tonatto ha spiegato che ‘I testi sacri sono davvero ricchi di profumi. La mirra, l’incenso, la cassia, il nardo e la rosa sono spesso evocati nella Bibbia, insieme agli aromi più esotici dello zafferano, dell’ambra, della cannella’. Inoltre afferma che ‘l’olfatto è il più spirituale di tutti i sensi perché, nel Talmud, è descritto come l’unico senso dal quale l’anima trae piacere mentre gli altri sono legati alle esigenze del corpo’.
Insomma, con queste premesse è facile immaginare come diversi turisti, pellegrini e fedeli siano andati in visibilio mandando sold out tutte le tre fragranze nel giro di poche settimane. Ma i profumi di Laura Bosetti Tonatto non sono di certo l’unico ‘gadget’ che è possibile acquistare in occasione del Giubileo 2016. C’è un logo (il Buon Pastore che si carica in spalla un uomo), infatti, che distingue gli articoli non contraffatti: t-shirt, chiavette Usb, ombrelli e chi più ne ha più ne metta.
Almeno in questa occasione, però, non si dovrebbe evitare di cadere nel consumismo?