Una volta esisteva il pranzo di lavoro oppure la cena romantica. Oggi, questo momento di convivialità e puro relax prende il nome di happy hour o aperitivo che dir si voglia: bastano un locale carino, un po’ di musica, qualche cocktail e un ricco buffet. Attenzione però: tutto questo ha un rovescio della medaglia perchè tra bevande e stuzzichini si accumula un alto numero di calorie. Meglio evitare, allora? No, non c’è bisogno di rinunciare a questo piacere, l’importante è prestare attenzione a ciò che si mangia e si beve.

Da qualche anno, infatti, la moda di fare un happy hour è davvero un rito irrinunciabile ma è anche il nemico numero uno di una sana ed equilibrata alimentazione: il suo apporto calorico è maggiore di un pranzo completo. Gli aperitivi infatti, sia alcolici che analcolici, contengono un valore energetico molto alto che proviene esclusivamente dall’alcool o dallo zucchero. Si tratta di calorie molto dannose perchè sono vuote, cioè senza valori nutrizionali. Il rischio, quindi, è quello di perdere il controllo delle calorie e sbilanciare l’apporto dei principi nutritivi necessari all’organismo. A un ricco aperitivo, molto spesso, segue un vero e proprio pasto completo e questa abitudine, se praticata di frequente, è la chiave che apre la porta al sovrappeso (33% degli Italiani) e all’obesità (9,7%).
Per combattere questo allarmante fenomeno a Milano, lo scorso maggio, è partita l’iniziativa dell’Healty hour – Aperitivo contro l’obesità- organizzato dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, in collaborazione con Fipe – ConfCommercio, iniziativa promossa per sensibilizzare i giovani al mangiare sano, soprattutto durante l’aperitivo.

Il menù dell’healthy hour prevede bontà e prelibatezze light tutte da gustare tra una chiacchiera e l’altra. È consigliato mangiare del pinzimonio abbinato a bruschettine con doppio condimento, sushi variegato, carpaccio di salmone avvolto in bastoncini di sedano e papavero, spiedini di verdura e verdure grugliate su pane nero di segale. Ma anche insalatina di pollo al vapore con julienne di verdure, insalatina di lenticchie e gamberetti, tazzina di rapanelli con mousse di verdure, maionese vegetariana e farro con piselli, mais e concassè di pomodoro. E da bere? Il tutto è da accompagnare a uno Spicy Coole, cocktail analcolico a base di sciroppo di cannella e succo di mela cloudy biologica.

Da evitare, quindi, i grandi classici che si trovano su tutti i banconi dei locali, ossia patatine, noccioline e salatini. Basta pensare che 30 grammi di chips, una porzione che si mangia in un battibaleno, contiene circa 160 kcal, e una buona dose di grassi e sale. Valori simili anche per salatini, taralli e tarallini, mentre le arachidi tostate salate ne contengono ancora di più. Altro alimento su cui sarebbe meglio non buttarsi sono le tortillas – patatine di mais giallo – magari accompagnate da formaggio fuso, o tantine e vol-au-vent contenenti maionesi e salsa rosa.

Riguardo le bevande: inutile ricordare che sarebbero da prediligere i cocktail analcolici, migliore tra tutti il succo di pomodoro, che ha pochissime calorie. Per gli amanti della birra, invece, l’ideale sarebbe una chiara piccola (33 cl), che ha poco più di 100 Kcal. Un bicchiere di vino bianco secco ha dalle 80 alle 120 kcal circa, un rosso secco poco di più.

L’importante? Bere e mangiare con moderazione e scegliere sicuramente del buon vino.