In vista della giornata mondiale contro l’AIDS, che si terrà martedì 1 dicembre, il Centro Operativo Aids dell’Istituto superiore della sanità rende noti alcuni numeri riguardanti i casi di HIV e AIDS in Italia.
Ogni 100 mila abitanti si scoprono 6,1 nuovi casi di sieropositività, i più colpiti sono i giovani tra i 25 ed i 29 anni di età.
Per l’84% dei casi la trasmissione del virus è avvenuta tramite rapporti sessuali non protetti dall’utilizzo del preservativo, sia all’interno di rapporti eterosessuali ed omosessuali uomini. Nella maggior parte dei casi, i pazienti hanno riscontrato la loro sieropositività eseguendo il test per svariati motivi.
Solo il 26,4% ha effettuato il test a seguito di una sintomatologia che facesse pensare al virus dell’HIV. Il 21,6 % ha eseguito il test dopo un comportamento a rischio e il 10% ha scoperto di essere affetto durante accertamenti per un’altra patologia.
Parlando invece dell’incidenza del virus, l’Italia è al dodicesimo posto in una classifica che comprende tutti i paesi dell’Unione Europea. Un dato importante e comunque allarmante che si concentra maggiormente in alcune regioni della penisola, come Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Diminuisce l’incidenza sulle donne affette da HIV in Italia ed i decessi delle persone colpite da questa malattia.
Il 27,1% delle persone positive al virus nel nostro paese è di nazionalità straniera, con una maggiore incidenza nelle regioni di Lazio, Campania, Molise e Sicilia. Tra gli stranieri, però, la percentuale maggiore dei casi è costituita da eterosessuali donne.
Risulta preoccupante il fenomeno della scoperta della malattia in tempi lunghi e di conseguenza un intervento che spesso giunge in ritardo rispetto alla sua diffusione.
L’unica soluzione per proteggere la nostra salute e noi stessi in maniera completa, rimane il preservativo. Ricordiamocene sempre e non solamente in prossimità della giornata mondiale contro l’AIDS.