È bastata una fotografia scattata per il noto progetto Humans of New York a un ragazzino gay visibilmente preso dalle sue emozioni a dare il via all’incredibile flusso di messaggi positivi arrivati da tutto il mondo, anche da parte di Hillary Clinton ed Ellen DeGeneres.

L’immagine, pubblicata sulla pagina Facebook di Humans of New York, mostra un adolescente in lacrime e reca come didascalia “Sono omosessuale e ho paura di come sarà il mio futuro e che alle persone non piacerò“. Post, quest’ultimo, apparso esattamente una settimana dopo la legalizzazione dei matrimoni gay approvati in tutti e 50 gli stati federati degli USA.

La fotografia è stata ricondivisa circa 60.000 volte e si è accaparrata qualcosa come 600.000 “mi piace”. Inoltre, ha raccolto più di 55.000 commenti, la maggior parte dei quali offrono sincere parole di incoraggiamento al giovane newyorkese. Tra le centinaia di commentatori intervenuti a supportarlo c’è stata anche Hillary Clinton, che ha scritto: “Una predizione da una già cresciuta: il tuo futuro sarà fantastico. Ti meraviglierai di tutte le capacità che riuscirai a maturare e della quantità di cose incredibili che riuscirai a fare. Trova qualcuno che ti ami e che creda in te. Sono certa che ce ne sono un sacco“.

Il giorno seguente al post della Clinton, anche Ellen DeGeneres ha detto la sua: “Non soltanto tu piacerai alle persone, ma loro di ameranno. Ho appena sentito parlare di te e già ti adoro anch’io“. Tuttavia, tra le risposte più riflessive e toccanti ci sono state probabilmente quelle dei membri effettivi della comunità LGBT, che si saranno potuti riconoscere più di chiunque altri nel ragazzino.

Un utente Facebook di nome Billy Riley ha scritto: “Sono gay e il mio futuro è radioso, pieno di persone che mi amano e mi adorano. E tutto quel che ho dovuto fare è stato essere me stesso“. Ancora, un altro, Ben Gamache, ha aggiunto: “Anche io sono omosessuale, ragazzo. Il mio futuro risplende e sono amato. Ma, più di ogni altra cosa, sono io ad amare me stesso e non c’è una sola cosa che cambierei di me“.