Quando si parla di produzione di tessuti stampati, è necessaria una precisazione prima di analizzare le fasi attraverso cui si imprime un disegno sulla stoffa. Occorre, infatti, tenere conto delle performance delle diverse materie prime. Le caratteristiche della produzione di tessuti stampati quali seta, lana o cashmere, sono legate alla sfera sensoriale che li distingue per qualità, innovazione ed un’estenuante ricerca della perfezione. Ciò che ci attrae verso questo tipo di tessuti stampati per l’abbigliamento sono e loro performance, il modo in cui si comportano a contatto con la pelle e, non ultimo, l’esclusività che ne caratterizza l’utilizzo.
H2 FOCUS SUI TESSUTI STAMPATI: LA SETA, LA LANA E IL CASHMERE
Grazie al pregio della materia prima, sia questa seta, lana o cashmere, i tessuti stampati per abbigliamento, così come i tessuti stampati per l’arredamento, sono sempre stati sinonimo di ricchezza, ma non solo. Sono simbolo di raffinatezza, eleganza e soprattutto di qualità. Chi non si è mai lasciato affascinare dalla bellezza esotica della seta o non è mai stato attratto da un caldo e morbido capotto in cashmere? Per la maggior parte, le stoffe pregiate destinate al confezionamento di abiti, sono state utilizzate dalle più grandi case di moda fin dalla nascita del settore tessile.
Le materie prime che più spiccano sono la seta e la lana, in particolare il cashmere.
H2 MATERIA PRIMA E TESSUTO STAMPATO
Come sappiamo, per conoscenza diffusa, la seta è il tessuto pregiato per eccellenza, quello più luminoso, morbido e leggero. Le proprietà che rendono la seta così ricercata sono la sua lucentezza, la sua capacità di isolare nonostante una incredibile leggerezza. Inoltre, la seta assorbe molto facilmente le tinture, permettendo ai produttori di scegliere tra un arcobaleno di sfumature, rendendola uno dei tessuti stampati per eccellenza. Queste caratteristiche la rendono unica nel suo genere e allargano i suoi utilizzi a diversi settori oltre a quello dell’abbigliamento.
La lana si presenta naturalmente come un filato sui toni dell’avorio, marrone, bianco o grigio scuro che può essere mescolato insieme ad altre fibre naturali, come la seta o il cotone, per essere poi tinto o stampato. In quest’ultimo caso, il tessuto stampato di lana lo si trova raramente nelle collezioni maschili quanto piuttosto nel ricco guardaroba femminile.
Una delle varietà più pregiate e conosciute della lana è il cashmere. Oltre alle caratteristiche classiche della lana, il cashmere ha una marcia in più. La lana derivante dal vello delle capre è particolarmente leggera e permette di create capi più sottili e morbidi rispetto alla lana classica, senza nulla togliere al tepore che viene mantenuto costante grazie alla sua composizione, oltre alla capacità isolante che è fino a dieci volte più incisiva rispetto alla lana tradizionale.
Seta, lana e cashmere sono solo alcune delle materie prime di eccellenza per creare filati e tessuti per l’abbigliamento o per l’arredamento che da sempre contraddistinguono la produzione tessile del made in Italy.