Il linguaggio degli steward e delle hostess è un vero e proprio slang: infatti solo coloro che fanno parte del mestiere riescono a comprenderlo fino in fondo. Per la maggior parte delle persone i termini usati dagli assistenti di volo sono strani ed inusuali, tanto che sentir pronunciare parole come “bidding” e “pax” non significa assolutamente nulla.
A farci capire qualcosa di più riguardo questo linguaggio in codice ci ha pensato Sarah Steegar, un’assistente di volo con circa 15 anni di esperienza in una compagnia aerea statunitense, nel sito internet FlyerTalk – una pagina perfetta per i “frequent flyer”, ossia quelle persone che usano l’aereo molto spesso.
La Steegar ha messo in luce il significato di alcune delle parole più usate: ecco quindi alcuni termini appartenenti al linguaggio segreto degli assistenti di volo.
Bidding
Con questa parola gli assistenti di volo fanno riferimento ad un processo mensile molto usuale per loro: si tratta di raccontare alla propria compagnia aerea ciò che si preferirebbe fare durante il lavoro successivo, indicandone il programma. Un processo questo che avviene “per anzianità” perché chi lavora per la compagnia da più tempo avrà maggior possibilità di lavorare per quello che ha chiesto.
Deadhead
Purtroppo non tutti usano la parola “deadhead” nel modo giusto: usato correttamente il termine si riferisce a tutti gli assistenti di volo che viaggiano come passeggeri. E non per hobby o passione, ma come incarico di lavoro. Succede infatti che le compagnie aeree abbiano bisogno che il personale sia in qualche altro luogo, oppure capita che alcuni assistenti non siano necessari per il lavoro.
Furlough
“Forlough” è il termine usato dalle compagnie aeree quando devono licenziare qualcuno del personale. Un termine questo meno forte, anche se il concetto espresso è sempre lo stesso, non simpatico per nessuno. Ma se l’attività riesce a riprendere al meglio, la compagnia deve rioffrire il lavoro agli ex assistenti, prima di assumere nuovi lavoratori.
Pax
“Pax”, nello slang degli assistenti di volo, significa semplicemente passeggeri.
Slam-click(er)
Questa parola può essere usata sia come nome che come verbo. Si riferisce all’azione svolta da hostess e steward che, una volta atterrati dopo il lavoro, si chiudono nel proprio albergo e non escono fino a quando devono ripartire nuovamente. Questi assistenti sono chiamati proprio “slam-clicker”.
Coach roach
L’espressione è usata in modo ironico, rivolta a hostess e steward che preferiscono svolgere il proprio lavoro nella cabina di volo principale.
Blue juice
Il cosiddetto succo blu è l’acqua che c’è nella toilet. Mi raccomando, non confondetela con il “crew juice”, un cocktail speciale che solitamente di beve durante la sosta in hotel, come aiuto per il sonno soprattutto quando si è appena tornati da un volo notturno.
Crotch watch
Conosciuto anche con il nome di “groin scan”, questa parola indica l’azione svolta dagli assistenti di volo quando camminano nel corridoio che si trova in mezzo ai posti dei passeggeri, controllando che le cinture di sicurezza siano allacciate correttamente.
Landing lips
Fare un “landing lips” significa rinfrescarsi ed aggiustarsi il make-up dopo una lunga giornata di lavoro, in questo caso dopo un faticoso volo.