È stato ormai ampiamente dimostrato: un bell’ufficio aiuta a migliorare la salute, il benessere e la produttività di chi ci lavora. L’ultima parola in merito l’ha avuta il World Green Building Council, i cui esperti hanno appurato che dalla qualità dell’aria alla vista panoramica, esistono effettivamente delle circostanze che influiscono sulla soddisfazione e sulle prestazioni lavorative: morale della favola? Gli edifici dovrebbero essere progettati proprio in funzione delle persone che ci lavorano.
Mentre le strutture a ridotto consumo di carbonio non sono nell’immediato più salutari e più stimolatrici di produttività per chi si muove al loro interno, misure “green” come la luce o la ventilazione naturale possono creare un circolo virtuoso al livello di design, che offre soltanto aspetti positivi, sia per le persone che per il pianeta. Una migliore qualità dell’aria si è rivelata poter migliorare la produttività dall’8% all’11%, ma anche altri fattori hanno un notevole impatto: panorami naturali, illuminazione, rumorosità, acustica, accesso ad aree di svago come palestre, spazi verdi e così via.
Jane Henley, a capo del World Building Council, sostiene che “le prove che un design curato vada a migliorare la salute, il benessere e la produttività sono ormai più che evidenti. È giunto il momento di investire davvero in questo campo“. La priorità andrebbe perciò data alla costruzione di strutture a basso impatto ambientale, dotate di aria pulita, di luce naturale e di ambienti a misura d’uomo: l’unica strada per rendere le persone più sane, felici e motivate sul proprio posto di lavoro.