Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, in arte Il volo, sono i vincitori della 65esima edizione del Festival di Sanremo. Sul loro primo posto, sin dalla prima esibizione con “Grande Amore”, ci avrebbero scommesso davvero in molti, anche se chi li guarda in tv, senza conoscerli e cercando di percepire il loro carattere da una battuta, un’intervista o una smorfia di nervosismo, li definisce giovani e talentuosi ma pieni di sè. Un ritratto che gli calza oppure no? Scopriamo chi sono davvero.

In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, pochi giorni prima della finale, i tre “tenori” come ormai li definiscono pubblico e critica hanno raccontato qualcosa sulle loro passioni.

Credits photo: biografieonline.com
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Gianluca Ginoble, nato a Roseto degli Abruzzi, nel 1995, ha dichiarato di adorare le ragazze e Francesco Totti.

Credits photo: youtube.com
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Ignazio Boschetto, classe 1994, nato a Bologna, è tutt’altro che serio e rigoroso, come appare sugli schermi, ma è indisciplinato, poco responsabile e ama scherzare.

Credits photo: girlpower.it
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Infine Piero Barone, il più “anziano”, è anche quello perfezionista e autoritario che, tra i tre, ha un po’ il ruolo di tirare le fila del gruppo quando è il momento di lavorare sul serio.

Se gli si chiede poi quale sia il loro genere musicale preferito, arriva il colpo di scena. Nei loro ipod non c’è l’opera, ma cantanti e gruppi seguiti e ascoltati da molti come Bruno Mars, Ac/Dc, Stevie Wonder e Justin Timberlake. Loro infatti non si definiscono classici, piuttosto vorrebbero conquistare le classifiche con il genere pop lirico.
Esperimento che, a quanto pare, sta riuscendo, poiché dopo l’esordio nel programma di Antonella Clerici, “Ti lascio una canzone”, Il volo ha varcato il confine e ha convinto l’America con la sua musica.

Dopo un tour in tutto il mondo, la conquista di un award agli ambitissimi Billboard in Sud America, la nostalgia canaglia li ha fatti però rientrare in patria. E la loro non è stata decisamente una cattiva idea. Spesso però, un successo così precoce e un talento naturale ed evidente possono portare a guardare chi ti ha dato la prima opportunità con aria di indifferenza. Il gruppo, infatti, dopo l’annuncio della vittoria, ha dimenticato di ringraziare mamma Clerici, dimostrandosi così ingrato. E chissà, magari se non ci fosse stata la Clerici, loro non avrebbero mai avuto l’occasione di firmare un contratto con una casa discografica americana.

Ma Antonella Clerici si dimostra una vera signora, spegnendo ogni polemica con il suo post su tweet:

Magari, quella de “Il volo” è stata solo una dimenticanza. Davvero pochi possono capire che emozioni scattino nell’animo di chi raggiunge il podio più alto del Festival della Canzone Italiana, in un’edizione che ha registrato il record di ascolti degli ultimi dieci anni.

E quel “Grazie Italia” urlato ai microfoni senza pensarci troppo, voleva forse semplicemente racchiudere il loro entusiasmo per essere stati accolti così calorosamente dal BelPaese, nonostante il temporaneo espatrio. Intanto noi di Blog di Lifestyle avevamo già espresso il nostro parere positivo e quel voto 10, polemiche a parte, lo straconfermiamo.