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Chi non ha visto Inside Out? Se siete fra quei pochi che ancora hanno dubbi correte ai ripari. Ne vale davvero la pena anche solo per i suoi effetti positivi. Il nuovo film di animazione della Disney, record di incassi al botteghino, porta infatti alla luce e descrive emozioni come tristezza, gioia, rabbia, disgusto e paura. E conoscere le emozioni fa bene.

A trarne beneficio sono soprattutto i bambini dai due anni in su che, conoscendo le emozioni, diventano più empatici ed altruisti. A confermarlo è uno studio condotto dall’Università Milano-Bicocca e pubblicato sulla rivista ‘Infancy’.

I centocinque bambini presi in considerazione frequentano 7 asili milanesi e hanno un’età compresa fra i 2 e i 3 anni. Sono stati divisi in due gruppi, uno di controllo e uno sperimentale.

I bambini che appartenevano al gruppo sperimentale hanno ascoltato a rotazione, per due mesi, otto storie con un alto contenuto emotivo. I racconti si concentravano, in particolare, sulla rabbia, sulla felicità, sulla tristezza e sulla paura dei protagonisti.

Dopo i mesi di ascolto i bambini hanno partecipato a delle conversazioni guidate in cui si venivano esortati a esprimere emozioni e a parlare di quelle provate dai protagonisti, capirne le cause e imparare come regolarle. Anche i bambini appartenenti al gruppo di controllo hanno ascoltato alle otto storie, ma non hanno partecipato alle conversazioni guidate. Sia prima che dopo le storie i bambini hanno svolto dei piccoli giochi e compiti che permettevano di valutarne le abilità linguistiche e socio-emotive.

Infine i bimbi sono stati osservati, attraverso videocamere, in situazioni normali e spontanee. Ciò ha permesso di dimostrare che i bambini appartenenti al gruppo sperimentale avevano migliorato le abilità socio-emotive e aumentato l’altruismo e l’empatia.

Ilaria Grazzani, docente di psicologia e coordinatrice dello studio, e Veronica Ornaghi, assegnista di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, hanno affermato che ‘I risultati di questa ricerca, la prima a essere stata condotta al nido con bambini di due anni allo scopo di incrementare abilità socio-emotive e prosociali, hanno importanti ricadute applicative. Abbiamo infatti validato una nuova proposta di attività, che può essere inserita nei percorsi educativi dei bambini frequentanti i contesti educativi per l’infanzia’.