#iorestoacasa e leggo. Oggi in particolare parliamo di una riscoperta dei classici: io per prima ho mancato di leggere diverse opere letterarie famose.
Di solito diciamo non ho tempo, non m’interessa o non trovi un buon motivo per leggerlo ma in questa quarantena ci da la possibilità di riscoprire i classici.
Parliamo di Umberto Eco.
#iorestoacasa: Il nome della rosa di Umberto Eco
Il romanzo tratta le drammatiche vicende che si svolgono in una grande abbazia nota per la sua biblioteca. Un giorno nel monastero fanno la loro comparsa il novizio Adso ed il suo maestro Guglielmo da Baskerville, al quale l’abate Abbone affida il compito di indagare sulla misteriosa morte del monaco Adelmo.
Ma quest’ultimo è solo il primo di numerosi decessi che a Guglielmo sembrano sempre più misteriosi e soprattutto che sono legati al passato dell’abbazia. Mentre il primo cadavere si rivela essere frutto di un suicidio, le morti seguenti appaiono inspiegabili.
Le indagini di Guglielmo e del novizio Adso sono trascurate momentaneamente prima della morte dell’erborista Severino a causa dell’inquisitore Bernardo Gui giunto all’abbazia per combattere l’eresia, il quale, per mettere in mostra la sua persona, trae conclusioni affrettate sulle cause delle morti.
Dopo numerose svolte e scoperte circa il passato e i segreti dell’abbazia, grazie a diverse traduzioni del deceduto Venazio, esaminate da Guglielmo, e grazie, infine, ad una pista tratta dall’Apocalisse, si viene a scoprire che tutto è avvenuto per opera di …
Prima dell’incendio alla biblioteca, l’assassino tenta di uccidere l’ex inquisitore …
#iorestoacasa e leggo Umberto Eco
Potremmo considerare questo libro un vero e proprio giallo, con tematiche molto particolari quali la chiusura della Chiesa, i misteri che celano le abbazie. La maniera in cui vengono compiuti gli omicidi è davvero originale ed è credo davvero il punto più interessante di tutta la storia.