IT 2 è uscito in sala, ultimo capitolo delle avventure di una banda di ex ragazzini a Derry.
Ammetto che purtroppo non ho accolto favorevolmente il primo film, l’ho trovato deludente perciò non è che fremessi nell’attesa del secondo.
Parliamo un po’ della trama per chi non avesse idea di cosa si tratta.
IT 2: secondo ed ultimo capitolo, il ritorno di Pennywise
Derry, 2016.
Alcuni omicidi violenti si verificano all’improvviso. Mike Hanlon, il bibliotecario inizia a seguirli con interesse. Sa bene che sono passati 27 anni.
Decide di chiamare i suoi vecchi amici per cenare fuori e rivedersi tutti insieme. Arrivano tutti, meno uno.
Ognuno di loro è cresciuto, è cambiato ed ognuno di essi ha dimenticato. Mike decide che devono ricordare ed inizia a parlare degli incidenti a Derry.
Piano piano arrivano i ricordi per tutti loro, la banda dei perdenti, e con essi ritorna Pennywise, il clown.
Sono tutti recenti all’idea di mantere la promessa che si fecero da bambini: tornare per Pennywise, per sconfiggerlo qualora i fosse risvegliato.
Scoprono che cosa è successo a Stan, quello che non si è presentato, e decidono che arrivato il momento di farla finita con IT.
Mike ha un asso nella manica: il rito di Chüd. Ognuno di loro sarà impegnato con la propria battaglia personale contro il perfido clown.
IT 2: annuncio di una sconfitta? I perdenti contro Pennywise
Devo dire che ciò che mi ha colpito da subito è il fatto che in questo film, i perdenti sono molto più coesi che non nel primo. Nel primo capitolo è mancata molto la coesione che invece generalmente si sviluppa in tutte le bande di ragazzini di cui parla King nei suoi libri.
Il nuovo Pennywise continua a non andarmi giù, sarà anche spaventoso ma non lo è abbastanza, latente nel primo film e in questo una sorta di contorno mostruoso di cui non si capisce neppure bene il senso.
Molte figure di IT sono state estromesse rafforzando così l’idea che IT sia solo un clown, un babau dentro l’armadio.
Anche no. E poi manca la tartaruga, al suo posto è stato inventato di sana pianta un popolo di nativi.
Si per certi versi è fedele al libro ma in certi aspetti decisamente no, fuori strada.
Curioità: King appare nel film, in un negozio dell’usato a Derry. Quindi significa che lui approva il film. Ed è infondo è questo che conta no? Avere l’approvazione del re.
Grazie a Dio non c’è una terza parte altrimenti sarebbe diventato una serie tipo Stranger Things da cui questo secondo capitolo trae a piene mani idee e immagini.
A voi è piaciuto?