Fenomenale grafico britannico, grazie al suo talento artistico John Holcroft negli ultimi quindici anni ha lavorato con clienti di un “certo” calibro. Qualche esempio? Basti citare la BBC, il Guardian e l’Economist, che non sono di certo i soli. Un grande successo questo, ottenuto grazie al suo stile vibrante, vigoroso ed esplicito come pochi.

Abbandonato ben presto il college, John Holcroft comincia a cimentarsi in opere principalmente pittoriche, sotto l’influenza di due grandi padri spirituali, Edward Hopper e David Cutter. Ma – grazie anche all’amore per Ian Pollock, David Hughs e Rachel Gosling – cominciano ben presto le sperimentazioni stilistiche, di cui però resta costantemente insoddisfatto.

È infatti solo dopo un’operazione alla schiena che John riesce a trovare il proprio io stilistico: costretto a un lungo periodo di inattività, il giovane artista sviluppa finalmente il suo stile personale, che ritroviamo anche nell’ultima serie delle sue illustrazioni. Uno stile che riflette, senza risparmiarsi in quanto a satira – bisogna dirlo – la realtà della società in cui viviamo.

Dagli svaghi alla vita personale o alla carriera lavorativa, la prospettiva che emerge dal suo lavoro è estremamente chiara: sgargianti ma anche un po’ retrò, le immagini di John Holcroft vanno a criticare, senza esclusioni di colpi, lo stato presente delle cose umane – dai social media alle compagnie produttrici di tabacco, dai servizi pubblici alle icone dello show biz – e, impietose, ci ricordano il (poco) valore che tutti noi attribuiamo al pianeta su cui viviamo, agli altri e alle loro vite. E, con tutta probabilità, anche alle nostre.