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Il sesso vende, c’è ben poco da fare, così come la nudità. Chi se lo scorda David Beckham nella pubblicità Giorgio Armani vestito solo con uno slippino bianco? Roba che se ci penso mi prende un formicolio generale che non riesco a dominare per qualche ora. E che mi dite di Emily Ratajkowsky semi nuda nella pubblicità dell’intimo Yamamay? In quel caso, qualcuno deve trovare il coraggio di dirlo, noi donne ci siamo trovate davanti a un atto di pura illegalità. Ma vi sembra corretto mostrare una gnocca di quel calibro in tv? Vi è parso onesto bombardarci di quei fotogrammi durante la fascia pomeridiana? Lo sapete che di solito a quell’ora abbiamo il pranzo sullo stomaco e dessert tra le mani?

Comunque, tralasciando le naturali polemiche femminili, diventare testimonial di brand di lingerie è sempre stata una occasione d’oro per moltissimi personaggi che sognavano la popolarità. Prendete Michelle Hunziker nello spot Roberta o Melissa Satta nella campagna pubblicitaria di Cotonella: quello è stato il loro trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo. Anche Irina Shayk, oggi star mondiale, è tornata a posare per Intimissimi a distanza di nove anni dal suo primo spot (1997).
Ma le regole dello showbiz stanno cambiando: oggi si punta a testimonial già noti al pubblico, come Naomi Campbell per Yamamay e Miranda Kerr per Victoria’s Secret.

Anzi, attualmente sono gli influencer a dettare le regole del gioco, come è capitato per Kendall Jenner, ovvero la sorellina minore di Kim Kardashian. La piccola del clan ne ha fatta di strada, riuscendo a sfilare come angelo di Victoria’s Secret (a mio avviso con scarsi requisiti fisici). Non solo: Kendall è diventata testimonial di un marchio di importanza mondiale come Calvin Klein, fotografata da Harley Weir.
La campagna ha generato un certo scalpore nel web a causa di alcune immagini ritenute dagli utenti troppo esplicite riguardo al sesso, ma se così non fosse, chi ne parlerebbe?