Il suo nome completo è “Làit Gelateria Alpina”. Aperta da circa 10 giorni nell’edificio che ospitava il Teatro Smeraldo ed ora adibito all’Eataly, questa nuova gelateria milanese si presenta come un luogo differente e particolare rispetto alle classiche gelaterie che si è abituati a vedere.

Innanzitutto per la mancanza delle solite vasche in cui vengono contenuti i differenti gusti, siano essi creme o frutta. Al loro posto si possono invece trovare 10 rubinetti – attaccati ad una parete e gestiti da giovani posti dietro ad un bancone – dai quali fuoriesce il gelato.

Gelato che all’apparenza può sembrare molto simile al tipico soft cream americano. Ma vi è una differenza sostanziale: il gelato alpino infatti viene mantecato al momento, grazie a delle apposite mantecatrici nascoste dietro ai rubinetti, e finisce sul cono o sulla cialda alla temperatura di -6°.

Il latte per produrre questo particolare gelato viene fornito da un consorzio che alleva mucche di razza Piemontese in modo tradizionale e gli stessi gusti non sono preparati con coloranti o prodotti industriali, bensì vengono realizzati a partire da materie prime quali il pistacchio siciliano di Bronte, il gianduiotto piemontese e vero succo di agrumi per i gusti alla frutta.

Tutti elementi che rendono questo gelato cremoso e invitante, in cui davvero si riesce a sentire il sapore del latte e dei prodotti di qualità con cui viene realizzato. L’unica sostanza “estranea” presente nel preparato è un addensante, che può essere farina di guar o di carrube.

Nonostante l’elevata qualità del gelato i prezzi si mantengono modici, in linea con il mercato: un cono o una cialda piccola vengono a costare sui 2 euro mentre per la vaschetta da 1 kg si arrivano a spendere 18 euro.

E quest’ultima caratteristica, insieme alla qualità dell’alimento fornito e alla sua particolarità, fanno si che questa nuova gelateria sia abbastanza frequentata ed apprezzata dai turisti e dagli amanti del gelato milanesi.