Chiunque sia stato abbastanza vicino al cancro, siamo come diretto interessato che come familiare di una persona malata, sa bene come questo tipo di malattia sia corrosiva non solo per il corpo ma anche per la psiche. Tutto ciò che può alleviare anche solo un po la terribile sofferenza fisica e psicologica deve essere accolto con favore. Ed è qui che interviene la musica come terapia per i malati di cancro.
Nolan Gasser, musicologo presso il sito di musica Pandora, ha intrapreso una collaborazione con Solan Kettering dell’Hospital Memorial di Manhattan per studiare un algoritmo personalizzato per ogni paziente che attraverso la musica possa produrre effetti terapeutici sul malato. L’idea è quella di allineare le qualità intrinseche di un pezzo musicale con i gusti propri della persona e formare la playlist in grado di alleviare il dolore e l’ansia dei pazienti.
Grasser ha parlato del suo lavoro venerdì scorso durante l’inaugurazione del Lincoln Center Global Exchange. La sua vita è da sempre immersa nella musica, essendo la sua famiglia appassionata soprattutto di musica classica. È stato lo zio a trasmettergli l’amore per la musica insegnandogli a suonare il piano all’età di 4 anni.
Da millenni molte delle più importanti culture, dai pitagorici agli sciamani, hanno utilizzato la musica per combattere le malattie più diverse. In ambito medico la musica è spesso usata nella terapia del dolore e diversi studi, tra cui quello pubblicato dal The Cancer Journal una delle più importanti riviste oncologiche al mondo nel 2014, rivelano la stressa connessione tra la musicoterapia e la guarigione dal cancro. La musica infatti rende i pazienti più forti, positivi e combattivi.