La posizione in cui dormite rivela la vostra personalità (FOTO)

Volete scoprire che personalità avete? Facile, basta studiare nel dettaglio qual è la posizione che di solito assumete a letto, quando dormite, accanto al vostro partner. Che sia supina, laterale, intrecciata, abbracciati l’uno con l’altro, lontani. Ognuna di questa ha una sua particolarità, e un suo significato.

Intrecciati

Se dormite intrecciati al vostro partner vuol dire che c’è nell’aria del desiderio e una forte passione. Una posizione molto comune, soprattutto all’inizio di una relazione, di solito viene assunta quando entrambi si addormentano dopo aver avuto un rapporto intimo. E le braccia aperte sono un segno di vicinanza, mentre le gambe ad incastro rivelano il vero e proprio desiderio sessuale. La posizione è chiamata anche luna di miele perchè è quella più amata dalle coppie nel primo periodo di relazione, ma a lungo a andare può stancare.

A cucchiaio

Uno abbraccia i due, l’altro/a riceve il calore da dietro. Il primo è generalmente colui che guida e protegge il partner nella relazione, l’altro quello un po’ più debole e fragile che riceve amore; questa posizione si assume quando la coppia ha raggiunto una certa armonia tra desiderio iniziale, fiducia e amore.

Troppo spazio

Se uno di voi due prende troppo spazio nel letto è perchè ha una personalità eccessiva, tenta di prevaricare il partner nel rapporto a due. Cercare di occupare tutto lo spazio nel letto costituisce una forma di affermazione di sé nel rapporto.

Ognuno per sè ma piedi uniti

Una posizione anomala e “rara” da trovare, ma possibile. Questa posizione indica che si è innamorati, ma anche che il rapporto ha bisogno di maggiore attenzione. In bilico tra inizio a rilento e stanchezza successiva.

Di spalle

Dormire l’uno alle spalle dell’altro indica dei problemi all’interno della coppia. Questa posizione si può spiegare con la separazione e il desiderio di maggiore libertà. Inoltre se le mani sono chiuse ed il corpo è teso, ciò è un segno che la coppia non vuole comunicare.

Credits: Psicoadvisor