Verrà mai fuori la verità su Emanuela Orlandi? Ci sono talmente tanti dubbi e piste, che sembra impossibile sbrogliare la matassa.
Fra le tante piste probabili, solo una viene continuamente ignorata, data per poco probabile e su cui non si riesce ad andare a fondo: le molestie sessuali avvenute in Vaticano.
Fu la stessa Emanuela a raccontarle.

Emanuela Orlandi: subiva molestie sessuali, si era confidata con un’amica

Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, ha fatto un’importante rivelazione su Emanuela Orlandi nel corso della puntata del 13 giugno di Dimartedì, su La7.  
Secondo l’avvocato c’è una pista, nel caso della scomparsa della ragazza, che viene puntualmente scartata, ecco la dichiarazione: “Mi riferisco in modo chiaro alla pista della pedofilia è una pista che è stata semplicemente chiacchierata fino a ora, ma di fatto mai indagata”. 

L’avvocato inoltre ha confidato che: Emanuela ha avuto una conversazione con una sua amica a pochi giorni dalla sua scomparsa in cui parla chiaramente di molestie sessuali”.

Di chi si trattava? Di una delle sue amiche che hanno fatto una fine triste e misteriosa?
Tutto ciò fa riferimento al polverone che si è sollevato attorno a Giovanni Paolo II.

Le rivelazioni di uno della Banda della Magliana su Emanuela Orlandi

Avevamo già parlato del fatto che da un’intercettazione era emerso che papa Giovanni Paolo II fosse implicato nella scomparsa di Emanuela Orlandi. A parlare era stato un membro di quella che fu la banda della Magliana e ci sono novità perché è stata pubblicata l’intercettazione integrale.

Secondo questo informatore, le due ragazze frequentavano gli appartamenti più riservati del Vaticano e furono commesse molestie sessuali verso di loro.

Leggiamo la trascrizione dell’audio: “Wojtyla… AUDIO CENSURATO… pure insieme se le portava a letto. Quando la cosa era diventata una schifezza il Segretario di Stato Casaroli, ma non dicendo a Wojtyla ‘ora le tolgo da mezzo’, ha deciso di intervenire coinvolgendo “i cappellani del carcere di Regina Coeli”. I cappellani del carcere uno era calabrese, un altro un furbacchione. Un certo Luigi, un certo padre Pietro, non hanno fatto altro che chiamare De Pedis e gli hanno detto ‘sta succedendo questo, ci puoi dare una mano?’. Punto. Il resto so tutte cazzate”.
Così si spiegherebbe perché l’ex boss della Magliana è sepolto insieme a cardinali e prelati.
“De Pedis è sepolto lì per grazia ricevuta” rivela l’informatore.

Si fa sempre più incalzante la necessità di fare chiarezza su Papa Wojtyla, era davvero un molestatore di ragazzine? Perchè pochi giorni dopo fece un appello per la Orlandi, caso non raro ma unico nella storia del papato? Per allontanare possibili sospetti su di lui o perché nessuno gli aveva detto che cosa ne era stato di Emanuela e Mirella Gregori?