Nel corso dei suoi viaggi, Andy Lee ha fatto centinaia di foto ad alcune tra le strade più buie e desolate del mondo. Dopo averle sapientemente selezionate, questo direttore artistico, regista, pittore, vignettista e – perché non aggiungerlo alla lista – “uomo rinascimentale” ha finalmente raccolto le immagini più interessanti in una serie straordinaria dal titolo “Roads” (“Strade”, per l’appunto), un lavoro che vi ispirerà una voglia di partire e di viaggiare senza pari.
La raccolta fotografica si apre con una frase di Jack Kerouac che le si cuce addosso perfettamente: “Non c’era nessun posto in cui andare, se non dappertutto“. Le strade immortalate nel corso di tutti questi anni, poi, appaiono davvero sinistre e inanimate, ma è proprio questo il loro fascino: alcune tra queste sono state scattate in Islanda, luogo di cui l’artista già aveva trattato in precedenza.
Le immagini di Andy Lee comunicano un pathos particolare grazie a una speciale tecnica da lui impiegata: il fotografo britannico, difatti, utilizza una macchina fotografica a infrarossi che gli permette di ottenere degli effetti di rifrazione della luce capaci di dare alle fotografie maggiore drammaticità.
“Ho scattato fotografie per quasi tutta la vita – ha dichiarato l’artista – ma la è diventata un’ossessione vera e propria solo durante la realizzazione di un film documentario commissionatomi da un’associazione di beneficenza in Etiopia“. Così, Andy Lee è passato dalla ritrattistica alla fotografia di paesaggi mozzafiato in tutto il mondo, inclusi quelle location dell’Irlanda del Nord dove è stato girato Game of Thrones. E l’ispirazione per questa sua ultima creazione da dove nasce? “Dal perdersi, ché rappresenta già metà del divertimento“.