Quale libro leggere in inverno? Oggi parliamo di Io sono la strega di Marina Marazza, da leggere a lume di candela.
Storia vera tratta da un famoso processo svoltosi a Milano dai figli del senatore Melzi contro la serva Caterina da Broni tra il 1616 e il 1617 e ricostruito sotto forma di romanzo dall’autrice Marina Marazza sui verbali originali del tribunale dell’Inquisizione.
Leggere a lume di candela: Io sono la strega
Caterina da Broni nasce vicino al Po da un maestro che si è dato all’alcol, accudita dalla sorella della madre morta e con un fratellino.
La vita di Caterina non inizia certo bene: da bambina un signorotto la infastidisce e abusa di lei. Per liberarsene inizia ad avvicinarsi al mondo delle malie e delle fatture.
Tuttavia è incinta e deve fare in modo di tutelare lei ed il bimbo.
A seguito di una dolorosa tragedia vede farsi avanti un giovanotto, reduce della guerra del Lepanto, che vuole avviare un commercio di ceramiche.
Potrebbe essere l’occasione di Caterina ma non è tutto ora ciò che luccica. Il suo destino è segnato dalla schiavitù ma lei decide di ribellarsi.
Da qui inizia la fuga di Caterina dal suo passato: figli da lasciare, uomini da cui fuggire, il ruolo di prostituita che non l’abbandona mai, moglie e vedova ma soprattutto strega.
Di questo viene accusata Caterina di essere una strega, una che fattura e ammalia le persone, gli uomini soprattutto.
E quel primo bimbo frutto dello stupro a cui Caterina dovette rinunciare? Salem è cresciuto ed il suo destino lo porterà molto vicino a Caterina.
Leggere a lume di candela: Io sono la strega
Libro sorprendente: ricostruzione molto minuziosa della vicenda di Caterina De Medici, chiamata Caterina di Broni per non confonderla con la famosa famiglia.
A tratti potrebbe apparire un po’ tedioso perché alla fine le vicende sembrano sempre uguali. Ciò che colpisce è il fatto che Caterina sembri muoversi in modo confuso fra santi e demoni, rivolgendosi ora a l’uno ora all’altro.
Caterina sembra un topo in trappola: lei stessa dice “puttana una volta, puttana per sempre”. Non riesce mai a togliersi il ruolo di dosso né a sfuggire mai ai suoi aguzzini.
Un libro che fa riflettere sulla condizione delle donne all’epoca, è vero che la protagonista sa leggere ma ciò non fa di lei una persona istruita. Ciò che vediamo non è una strega ma una donna senza mezzi e senza aiuti che cerca di rivoltarsi ad un destino più grande di lei.