Libri da leggere in vacanza: La Compagnia dell’Anello
Visto che molti di noi, me compresa, sono costretti a casa per via del maltempo e del freddo, quando si è finito di rassettare, di fare zapping, si è fatto un bagno caldo e si è cucinato…che fare?
Beh si legge!Allora ci vuole un libro interessante ma non troppo che duri abbastanza per riempire le ore di vuoto…ecco ho trovato!
La storia che sto per raccontarvi oggi è molto simile ad una favola: ci sono gli elfi, c’è il bene ed il male, ci sono gli stregoni, i guerrieri, le principesse, gli orchi, strane creature ed anche…gli spettri.
Molti di voi già la conosceranno per aver visto il film, la storia è quella del Signore degli Anelli.
Lasciate che vi dica che il libro è un pochino diverso e se vi siete emozionati guardando come me il film non potete mancare il libro. Non fate come quelli che mi dicono “ma io se vedo il film non leggo il libro e viceversa” a che pro? Ci si arricchisce in entrambi i casi e si permette alla nostra mente di spaziare.
Dunque cominciamo con il primo libro che però è preceduto da un altro libro: Lo Hobbit, storia che narra le gesta di Bilbo Baggins, il cugino di Frodo, che fu il primo a ritrovare l’Anello.
« Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l’oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende. »
Per poter parlare della storia occorre spiegare questi versi: Sauron, il Dominatore, forgiò gli anelli del potere (questo viene narrato nel libro Il Silmarillion) donandoli agli elfi, ai nani e agli uomini “che più di ogni altra cosa desiderano il potere”.
In segreto però forgiò un altro Anello che avrebbe reso schiavi tutti gli altri perché Sauron voleva dominare su tutti ad ogni costo. Si scatenò una guerra e Sauron fu sconfitto ma l’Anello non fu distrutto…
Libri da leggere in vacanza: La Compagnia dell’Anello
Il libro si apre con la festa di compleanno di Bilbo (stranamente è arrivato a 111 anni, un’età insolita per un gobbi) e ci viene narrato della Contea e delle piccole creature chiamate Hobbit e di Frodo, un giovane ragazzo orfano che il suo parente Bilbo ospita in casa propria. A questa festa partecipa anche Gandalf lo stregone grigio che è il mentore del giovane Frodo.
Bilbo non lo ha detto a nessuno ma ha deciso di riprendere i suoi viaggi e durante la festa, davanti a tutti, infila l’Anello del potere in suo possesso e svanisce. Ciò insospettisce in qualche modo Gandalf che lo intercetta e lo convince a lasciare a casa l’Anello. Gandalf turbato prende commiato da Frodo chiedendogli di tenere segreto l’Anello e partendo per investigare su di esso.
Passano 17 anni e finalmente Gandalf torna con delle spiegazioni, ora sa che quello è l’Anello del Potere e racconta a Frodo le origini dell’Anello, della sconfitta di Sauron, di come Isildur Signore degli Uomini e Re di Gondor se ne impadronì e trovò la morte e di come l’Anello finì nelle mani della Creatura Gollum ed infine in quelle di Bilbo. Ma Gollum viene catturato nelle terre di Sauron che ora ha le sembianze di un gigantesco occhio infuocato e così scopre che l’Anello è nella Contea.
Frodo viene così a sapere che nove cavalieri neri, i Nazgul, uomini divenuti spettri, stanno venendo a prenderlo perciò con l’aiuto di Gandalf decide di fuggire. A lui si uniranno in seguito altri tre Hobbit: Sam, Pippino e Meriadoc. Gandalf da loro appuntamento alla locanda del Puledro impennato nel paese di Brea e si reca dal più potente stregone che conosce, Saruman, per chiedere consiglio.
I quattro dunque partono e fra numerose difficoltà e peripezie quando quasi sembra che gli Spettri abbiano la meglio arrivano a Brea dove scoprono che ad attenderli non c’è Gandalf ma uno straniero che si fa chiamare Grampasso e che riesce a dimostrar loro di essere stato incaricato dallo stregone stesso di scortarli fino a Gran Burrone dimora degli Elfi.
Quindi si riprende il cammino ma a Collevento i cinque subiscono un attacco degli spettri che feriscono Frodo a questo punto interviene l’Elfo Glorfindel, nel film non c’è al suo posto viene presentata Arwen, che offre loro una via di fuga.
Giungono così sani e salvi da Elrond, Signore degli Elfi, e scoprono che lì ad attenderli vi è Gandalf e viene svelato il perché del mancato incontro a Brea. Dunque Elrond decide di tenere un gran consiglio a cui presenzieranno tutti: elfi, uomini e nani, in cui si decideranno le sorti dell’Anello.
Qui entra in scena Boromir, figlio del reggente di Gondor, che vuole impossessarsi dell’Anello per portarlo a suo padre. E qui si scopre anche che è Grampasso in realtà è Aragorn l’erede di Isildur.
Alla fine si decide che l’Anello va distrutto e Frodo si offre di farlo: così si costituisce la Compagnia dell’Anello poiché vari personaggi offrono il loro aiuto: il nano Gimli, l’elfo Legolas, l’umano Aragorn, Gandalf, gli hobbit visti fin ora e Boromir.
Inizia il viaggio…