‘Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro’. Questo è quello che afferma Umberto Eco parlando della lettura, e non si può non concordare.
La lettura stimola la riflessione, la creatività e la fantasia e per questo è un hobby che andrebbe coltivato sin da bambini. Purtroppo però, spesso leggere viene visto dai più piccoli come qualcosa di noioso relegato alla sfera della scuola. Insomma, un dovere da adempiere. Tutto ciò si può notare negli scoraggianti dati sui pochi lettori italiani.
Come fare per far amare i libri ai bambini? Alessandra Zermoglio e Beniamino Sidoti hanno provato a dare una risposta in questa domanda in ‘Lettori in gioco‘, dialogo a distanza in cui i due autori danno consigli e suggerimenti pratici.
Il gioco assume un ruolo fondamentale ‘perché è uno strumento educativo naturale: pensiamo sia una delle poche occasioni in cui siamo in grado di calarci totalmente dentro qualcosa, e in cui siamo portati spontaneamente a imparare da ciò che facciamo’. I libri devono diventare amici di cui si sente il bisogno e non un obbligo.
Bisogna partire da una serie di libri che sono adatti per i lettori più piccoli, tentando di scegliere quelli che parlano dei sentimenti da loro provati. Occorre anche lasciare la possibilità ad ognuno di scoprire i propri gusti letterari.
Un ottimo modo per avvicinare i bambini alla lettura è, poi, condividere l’esperienza leggendo storie ad alta voce e rendendo la presenza dei libri in casa familiare. Infine, parlando di libri regalati, gli autori ritengono sia una buona idea, ma suggeriscono di evitare di donarli in periodi come il compleanno o il Natale, cioè quando il bambino è sommerso dai giochi.