Libri per l’estate: Goccia a goccia nasce il fiume romanzo di esordio di Dipika Rai.

La condizione della donna è sempre un argomento scottante.

Se ci fate caso in ogni parte del mondo, ogni cultura ha la sua interpretazione.

In linea di massima nei paesi arabi e indiani c’è ancora una forte sottomissione del “sesso debole” che deve adeguarsi alle regole imposte dall’uomo.

Molte donne sono anche disposte ad ubbidire passivamente ma altre ad un certo punto decidono che è ora di prendere in mano la situazione.

E’ proprio il caso di Mamta.

Libri per l’estate: Goccia a goccia nasce il fiume

Lata Bai e Seeta Ram sono sposati da diverso tempo, hanno molti figli di cui la maggiore è Mamta.

Il padre la detesta: è stata la prima femmina, cercava di difendere la madre dalle botte ed una voglia rossa sulla fronte che per anni ha inibito i pretendenti.

Ridotta a mangiare un chapatti al giorno, Mamta ha un legame speciale con sua madre, Lata Bai, che le racconta sempre numerose favole.

Finalmente si va avanti un pretendente che prende accordi con il padre della ragazza per averla in sposa. Seeta Ram s’indebita pur di darla via e manda uno dei figli a lavorare per la Big House,

Mamta è diventata una moglie, una serva ed una matrigna. Nel suo destino non ci sono amore e felicità ma solo il disprezzo e le botte del marito.

Un episodio particolarmente grave porterà Mamta a confrontarsi con il futuro che l’attende e a rivedere il ruolo della donna. Lata Bai ha sempre accettato il suo destino, mostrando alla figlia che le donne non hanno scelta…ma se non fosse così?

Libri per l’estate: Goccia a goccia nasce il fiume

C’è da dire che il titolo originale rende meglio Someone else’s garden, Il giardino di qualcun altro, che è la frase con cui Seeta Ram parla della figlia Mamta. Perchè darsi peso per curare e sfamare una figlia di cui non vede l’ora di sbarazzarsi? Tanto un giorno, lui spera molto presto, sarà un problema di qualcun altro.

Prima terribile tematica affrontata nel libro: le figlie sono un problema. I maschi possono lavorare, portare soldi a casa, prendere una moglie ricca, accendere la pira dei genitori. Le figlie non servono a nulla: sono pesi, bocche in più da sfamare ed un giorno si dovrà mettere insieme una dote per darle via. E’ qui che le ragazze imparano il loro ruolo.

Seconda grave tematica: le mogli. Le ragazze cresciute come “giardini di qualcun altro” passano dal padre al marito, non hanno voce in capitolo e non hanno diritti. Il padre può picchiarle, il marito può picchiarle, i figliastri e anche la suocera. Il loro destino è subire e sfornare figli, meglio per loro se maschi.

A tutto questo aggiungiamo: una povertà estrema, lo strozzinaggio e le razzie e il traffico di organi.

Goccia a goccia nasce il fiume, per quanto ogni tanto sia ripetitivo o prolisso o confuso, è un romanzo che affronta bene tematiche scottanti che crediamo non ci riguardino. Mamta è una donna convinta di una certa cosa che si rende conto che in realtà c’è sempre una scelta, basta avere la forza e la buona volontà per fare il salto nel vuoto. Mi ricorda molto “La treccia” più o meno per lo stesso motivo.

Da leggere.