Quando arriva quel periodo del mese, lo ammettiamo, noi donne diventiamo intrattabili e ancora più incomprensibili per gli uomini, e non solo, che ci vivono vicino. Ma non è colpa nostra, sono gli ormoni. Siamo le prime a non sopportare i repentini cambi di umore, la fame irrefrenabile, il non piacerci, i dolori e l’acne. Ma per fortuna non ci manca l’ironia.
Così è nato #livetweetyourperiod, un progetto ideato proprio per “normalizzare, desessualizzare e smettere di stigmatizzare le mestruazioni”, come afferma Jenna Wortham sul The New York Times Magazine. Così , le donne di tutto il mondo, spiegano agli uomini, che le guardano con timore e sospetto, come si sentono quando hanno il ciclo.
I tweet fanno sorridere, tutte ci siamo sentite così almeno una volta nella vita. È il ciclo o sto morendo? È la domanda che ci affligge ogni mese e, nella negatività dei nostri pensieri, tendiamo sempre alle peggiori conclusioni.
Dai commenti postati poi, risulta chiaro che siamo pienamente consapevoli di come appariamo al mondo. Inconsolabili in una valle di lacrime, divoratrici incallite di cioccolata e grassi allo stato puro, terribili e incontrollabili come sotto una possessione demoniaca.
Le nostre reazioni a ciò che ci dicono o fanno sono come un’incognita in un’espressione algebrica incalcolabile. Parlare con noi sarà come giocare a poker, si potrebbe perdere tutto, compreso un arto, in pochi secondi. Dopo queste immagini rievocative, però, potrete ben capire che, se sopravviviamo a tutto questo, è fuori luogo chiamarci sesso debole.