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Lo stress indica la risposta dell’organismo a stimoli, che tenderebbero a peggiorare l’equilibrio funzionale del corpo.
Gli elementi che lo producono possono essere fisiologici o psicologici: fattori come attività fisica eccessiva, cambiamenti di temperatura o di altitudine ma anche di natura microbica, tossica o traumatica sono da considerarsi fattori fisiologici; quelli invece di natura emotiva, come ad esempio problematiche familiari o lavorative, esami da affrontare, sono da considerarsi fattori psicologici.

Lo stress ci tiene svegli la notte, agitati di giorno, è considerato una delle piaghe che affliggono la società moderna, anche se qualcuno riesce a gestirlo meglio rispetto ad altri o addirittura qualcuno riesce a sfruttarlo.

credits: www.castiellodantonio.it
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Ian Robertson, neuroscenziato cognitivo del Trinity College di Dublino, ha scritto un saggio a cui ha dato il nome di The Stress Test: How Pressure Can Make You Stronger and Sharper (il test dello stress: come sentirsi sotto pressione può rendere più forti e intelligenti); con questo saggio il neuroscenziato ha voluto spiegare come possiamo fare per sfruttare lo stress in modo vantaggioso e addirittura come questo può renderci più intelligenti.

Innanzitutto lo stress fa aumentare nel cervello la produzione di noradrenalina, che agisce su regioni cerebrali coinvolte nel controllo dell’attenzione e nella reazione agli eventi. In dosi moderate la noradrenalina consente alle diverse aree cerebrali di comunicare più facilmente, e incoraggia la formazione di nuove connessioni neurali; secondo Robertson, quindi, questo processo ci rende meno ansiosi, meno depressi e più efficienti nelle azioni e nel ragionamento.

Una condizione stressante si può trasformare in entusiasmo; secondo Robertson adottando questo atteggiamento si può indurre il cervello a creare i correlati mentali di una forzata positività, finché la finzione non si trasforma in convinzione reale.

Nel saggio, il neuroscenziato spiega anche che i bambini dovrebbero sperimentare lo stress. Tutelare i bambini da ogni possibile situazione stressante è corretto ma allo stesso tempo, potrebbe essere per loro utile una moderata esperienza di stress durante l’infanzia, un po’ per prepararli all’età adulta.
Infatti, studi dimostrano che i bambini adottati in tenera età, sviluppano minori livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) durante le situazioni stressanti rispetto a quei bambini cresciuti in contesti più “normali”.

Quotidianamente, tutti noi siamo sottoposti a continue condizioni stressanti e non è facile poterci sfuggire, per i tanti impegni che ogni giorno ci tengono ben lontani da situazioni calme e rilassanti. Diventa quindi importante riuscire a saper gestire lo stress, sfruttarlo se e quando è possibile, per evitare le tante conseguenze negative che come si sa, può causare.