credits photo: ilblog.paoloruffini.it

Quante volte, durante i quotidiani spostamenti con la metro o sui bus, ci capita di fermarci ad osservare una pubblicità di intimo o di costumi da bagno? I bellissimi capi sono indossati da modelle che dire perfette sarebbe poco: ogni curva al posto giusto, senza segni di cellulite o qualche filo di grasso. Il paragone con ciò che vediamo allo specchio viene quasi spontaneo, e per qualcuno può trasformarsi in un vero e proprio disagio. Per evitare che questo accada a giovani ragazze troppo sensibili a Londra sono state vietate tutte le affissioni mobili e vicino alle fermate delle metro e dei bus che hanno come soggetti corpi privi di imperfezioni.

A prendere la decisione è stato il sindaco di Londra Sadiq Khan che si è schierato contro le pubblicità che inneggiano a corpi perfetti. Corpi che potevano generare sentimenti di vergogna e di disagio in chi, invece, di imperfezioni ne ha. Il sindaco Sadiq Khan, avendo due figlie adolescenti, ha molto a cuore il problema e per questo ha deciso di agire.

Il motivo non è una censura oscurantista ma la volontà di difendere soprattutto le ragazze più giovani che spesso tentano di raggiungere, con stili di vita poco salutari, modelli impossibili non rendendosi conto che dietro un corpo perfetto su una pubblicità oltre ad una modella bellissima c’è anche un lavoro di luci e, perché no, qualche ritocchino con photoshop.

credits photo: ansa.it
credits photo: ansa.it

La polemica non ha, però, origini recenti. Già un anno fa erano state raccolte 70 mila firme contro una pubblicità di integratori, in cui una modella in bikini era affiancata dalla domanda “il tuo corpo è pronto per la prova costume?“. L’iniziativa del nuovo sindaco è stata perciò accolta positivamente, anche perché le pubblicità che verranno colpite saranno pochissime rispetto alle 12 mila che ogni anno vengono pubblicate.