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Luca Fiorentino è il blogger di un sito assai AuanaSgheps.
E io ho provato a chiedergli cosa significasse ma ha messo in dubbio l’unica certezza che avevo: che gli illuminati delle sette massoniche fossero accesi. E per chi non lo conosce sembrerebbe che io stia dicendo qualcosa di assurdo, e ha ragione. Quindi lascio sia lui a presentarsi in quest’intervista rilasciata a blog di lifestyle.

Sei noto soprattutto a Napoli per quella che è la tua attività sui social. Quindi ti chiedo innanzitutto di presentarti ai nostri lettori: chi è AuanaSgheps?

AuanaSgheps è il mio secondo nome all’anagrafe, solo che mio padre si scordò di far mettere la virgola e quindi mò quando firmo devo sempre aggiungerlo.
Ho anche un terzo nome, SoleSolange.

AuanaSgheps da cosa nasce? Sembra una di quelle cose che non significano nulla, ma dietro le quali si nasconde un mondo di idee.

Un mondo di idee, ma soprattutto un universo d’amore.
AuanaSgheps è una nuova religione, più precisamente una setta massonica di illuminati spenti.
Avevamo bisogno di un nome altisonante per definirla – senza nomi altisonanti non vai da nessuna parte – piglia Abramo, Mosè, Ismaele, Prepuzio.

Con i tuoi post miri a trattare tematiche di spessore, per la maggiore, ma lo fai in modo ironico e senza mai risparmiarti. Come è iniziato tutto?

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso.
Embè licia e che stai facendo nella vita, no niente uagliù un sacco di nuovi proggetti, mi so scocciata del diario segreto, mò scrivo i miei pensierini direttamente su feisbuc ihihih.
(Cambia Licia in Luca, e Andrea e Giuliano in Giuliano e Andrea, ed il gioco è fatto.)

Diretto e – diciamolo – anche scurrile.
Come viene visto dalla gente questo tuo modo di esprimerti? Sono in più quelli che ti criticano o che colgono il tuo sarcasmo?

Adoro le critiche, soprattutto quelle dei bizzuochi.
Mi piace pensare che esista tutto un sottobosco di abbonati che, senza aver la minima facoltà mentale per approfondire qualsivoglia cosa, si permettono di sparare sentenze e mettere bocca sui cazzi altrui.
Bocche inesperte, colme di denti appuntiti, solo rigatoni.

La tua popolarità è data soprattutto dai social. “Società-Social” ci lasci una delle tue riflessioni a riguardo?

Penso che i social non interferiscano sulla società.
Però non mi ricordo più, quando la mattina spremo ON, se è il computer o la vita.

Qual è, invece, il tuo rapporto con Napoli? Possiamo definirla la tua musa ispiratrice?

Napoli è la città che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di blogger. Qui ho appreso la passione per la libertà. Un vero peccato che tutto, da queste parti, rifletta la teoria delle finestre rotte, e pure quella delle uallere abboffate.

Durante la tua permanenza a Napoli hai dato vita anche a lo “Zabbaglione” che, in questo caso, non è una cosa che si mangia. Ce ne parli?

Sembra uovo ma non è, serve a darti l’allegria (almeno secondo sti link che girano ultimamente su feisbuc, circa la depressione curata a botta di chionz).

Ti saluto e ti ringrazio della disponibilità Luca. Lasci i nostri lettori con una delle tue citazioni per te più significativa?

La migliore frase che ho mai scritto è sicuramente NN PUO’ PIOVERE X SENPRE, ciao.