Negli ultimi anni il numero di persone che ha deciso di adottare uno stile di vita vegano è aumentato sempre di più destando polemiche e curiosità.
Ma qual è la differenza tra i vegetariani ed i vegani? E soprattutto si tratta di una dieta equilibrata o soggetta a carenze nutrizionali?
La dieta Vegana è una tipologia di alimentazione vegetariana in cui non solo non vengono consumati alimenti di origine animale come carne e pesce, ma non ritroviamo neanche uova, latte e latticini, spesso invece presenti nelle abitudini alimentari dei vegetariani.
Così come per i vegetariani, anche per i vegani è possibile ritrovare inclinazioni diverse, più o meno restrittive, nei confronti di gruppi alimentari specifici che verranno inclusi o totalmente esclusi dalla dieta.
Nel complesso è un regime alimentare ipocalorico caratterizzato da un elevato apporto in fibra vegetale, una quota proteica che deriva principalmente dal consumo di cereali e legumi, in una misura che può oscillare tra il 5 ed il 15 %, un apporto in carboidrati tra il 75-87% ed una quota di lipidi di origine vegetale tra il 5-10%.
La drastica riduzione di grassi di origine animale mentre da una parte determina un importante effetto disintossicante a livello intestinale, dall’altra parte comporta una carenza di diversi nutrienti quali la vitamina B12, il ferro e svariati amminoacidi essenziali, che dovrà essere compensata in maniera farmacologica o attraverso l’utilizzo di specifici integratori alimentari.
Sicuramente il rischio cardio-vascolare associato alla dieta vegana è minore rispetto ad una dieta contenente grassi animali saturi e colesterolo, ma bisogna anche considerare che l’elevato consumo di fibra vegetale determina un malassorbimento dei principi nutritivi introdotti con conseguenti complicanze nutrizionali.
Ma cosa mangiano i vegani?
Molti alimenti presenti nel piatto vegano abbondano anche sulle tavole dei carnivori, mentre altri prodotti sono simili con qualche piccola variazione nella ricetta.
Partiamo dalla colazione. Al posto del latte vaccino, quindi di mucca per intenderci, è possibile scegliere tra latte di soia, presente in commercio anche in altri gusti quali vaniglia e cioccolato, di riso, di mandorle, d’avena o altri cereali. Se non si preferisce il latte come opzioni ritroviamo il caffè, caffè d’orzo, o bevande a base di cacao. Per chi poi la colazione non ha senso senza la dolcezza di un biscotto, oggi in commercio è possibile trovarne tanti senza latte, burro e uova, sia in negozi biologici sia nei normali supermercati.
Per uno spuntino vegano è possibile scegliere tra cracker con burro d’arachidi, crema di nocciole, paté vegetali, oppure panini e toast con maionese vegetale e verdure, affettati vegetali al naturale oppure con l’aggiunta di spezie, come l’affettato di tofu (un formaggio vegetale), o l’affettato di seitan (prodotto altamente proteico ricavato dal glutine dei cereali).
Ad ora di pranzo ritroviamo la pasta, il riso (entrambi preferibilmente integrali), il cous cous, l’orzo, solitamente conditi con sughi alle verdure aromatici, con i legumi, o con un ragù di seitan.
La cena vegana invece prevede secondi piatti a base di tofu, soia e seitan come bistecche di soia, spezzatino di seitan, burger vegetali, affettati vegetali, wurstel vegani e zuppe di verdure e legumi.
Al di là delle motivazioni che portino o meno ad adottare uno stile di vita vegano, è sempre bene rivolgersi ad uno specialista in grado di bilanciare in maniera sana ed equilibrata la dieta quotidiana, per evitare stati di malnutrizione e di carenze nutrizionali.
Una buona alimentazione è amica della salute.