Favorevoli e contrari: la marijuana continua a dividere. A colpi di notizie e nuovi studi, i pro e i contro sull’uso di questa sostanza sono all’attenzione di tutti, come spiega quest’infografica.
Sapete ad esempio che appetito, umore, memoria e sensazioni del dolore sono le prime ad essere interessate dopo l’assunzione di Marjiuana? O ancora che un uso occasionale non reca danni al cervello?
Facendo un salto indietro nel tempo, scopriamo che l’essere umano ha cominciato ad utilizzare la cannabis circa 4000 anni fa. Gli scopi erano principalmente curativi, la pianta della Marijuana era utilizzata per i suoi principi anestetici e terapeutici.
Le curiosità non finiscono qui: i paesi che maggiormente producono Marijuana nel mondo sono il Nord e Sud America (Messico, USA e Paraguay) dove la produzione rappresenta il 46%, segue l’Africa (Sud Africa, Nigeria e Ghana) con il 26% di produzione mondiale e infine l’Asia (Afghanistan e Pakistan) con 22%. Anche in Europa è molto diffusa la coltivazione intensiva in serra la cui tecnica consiste nella semina di varietà selezionate e riscaldamento e illuminazione artificiali, in cultura idroponica. I prodotti che ne derivano hanno un più alto contenuto di THC, conosciuti anche con il nome di “skunk”.
Gli scettici dovranno rassegnarsi, la Marijuana comunque è un ottimo prodotto terapeutico. Nella medicina farmaci a base di cannabis sono utilizzati con profitto per curare i sintomi dell’ansia e depressione, della nausea e del vomito connesse a trattamenti chemioterapici, epilessia, disturbi da stress post traumatico e il dolore neuropatico.
Il 92% dei malati che che hanno sperimentato dolore cronico, artrite, emicrania e malesseri provocati dal cancro affermano che la Marijuana funziona e fa sentire meglio. Rispetto all’uso di alcol e tabacco, con un livello di guardia alto, la Marijuana nel complesso fa meno male.
La Marijuana ha anche effetti negativi sulla salute. In età scolare è la sostanza tossica più utilizzata in età adolescenziale ed il consumo causa gravi lesioni alle attività cerebrali, implicando deficit scolastici. In età adulta, un uso pesante potrebbe abbassare il livello di testosterone, il numero di spermatozoi e la qualità dello sperma, con possibili ricadute sulla fertitlità. A lungo termine, invece, in soggetti adulti causa problemi di memoria, disturbi mentali, diabete e malattie del fegato.
Una nota a tinte forti riguarda l’amore: sotto le lenzuola, infatti, è provato che il piacere può essere più intenso dopo aver assunto la Marijuana, e che ancora la coppia è particolarmente coinvolta.
Fonte:
www.rodiola.it