C’erano una volta gli squilli e i messaggi a pagamento e le conversazioni con le proprie mamme erano molto più semplici e forse meno divertenti. Un giorno però nacque Whatsapp e iniziò così non solo un nuovo tipo di controllo a distanza, ma anche una battaglia senza fine tra mamme e tecnologia. A chi non è mai capitato di ridere leggendo un messaggio ricevuto dai propri genitori inesperti di tecnologia? Dopo lo smartphone, il T9 si conferma il peggior nemico delle mamme, che quando si tratta di cellulari e messaggi danno il meglio di sé, inventando nuove parole e frasi che non hanno alcun senso, commettendo anche errori di ortografia imperdonabili.

Le mamme alle prese con Whatsapp con un dito schiacciano cinque tasti contemporaneamente, abusano inoltre dei puntini di sospensione che seguono qualsiasi messaggio, dal più corto al più elaborato, mentre la barra spaziatrice rappresenta per loro un vero e proprio mistero, così come le emoticon, che interpretano a proprio piacimento. Così una ciambella diventa una scodella e la “cacca” sorridente un cioccolatino. Sono inoltre capaci di condensare in una sola riga di Whatsapp più domande di quello che si potrebbe immaginare. Dopo numerosi “lkdgio” e un prolungato “sta scrivendo..” i messaggi arrivano e i risultati sono davvero esilaranti, confermando come tecnologia e genitori sia un binomio impossibile da conciliare, in grado di provocare le risate dei figli, che almeno in questo campo li superano di gran lunga.

Una pagina su Facebook, “Mamme che scrivono messaggi su Whatsapp” si occupa proprio di raccogliere i messaggi più belli, quelli più strani e divertenti che arrivano direttamente da figli disperati a causa della goffaggine e incapacità delle proprie mamme di usare smartphone e simili. Ecco una carrellata di conversazioni madre-figlio raccontate dalla pagina nata sul social network.