L’uomo è capace di atti terrificanti; lo abbiamo visto in questi giorni, ma se vogliamo allungare il raggio temporale lo abbiamo visto in questi anni. Il terrorismo ha dimostrato di essere un’arma capace di distruggere vite e menti in un colpo solo. Ma proprio in momenti come questi l’uomo è capace di atti di solidarietà e di unione incredibili. Subito dopo i due attentati che hanno colpito la capitale belga, i cittadini si sono recati nella piazza di fronte la Borsa di Bruxelles e hanno iniziato a scrivere frasi d’amore e di solidarietà per le vittime del terrorismo.
Le scritte erano di diverse lingue, francese, fiammingo ma anche in arabo. L’iniziativa è partita da un gruppo di ragazzi che ha iniziato a distribuire gessetti colorati per esprimere i sentimenti dei passanti. Proprio da qui è partito l’hashtag #prayforbruxelles per interagire con il mondo intero sui social e condividere il dolore ma sopratutto la voglia di non arrendersi alla paura.
Anche varie Nazioni si sono mosse con messaggi di solidarietà verso Bruxelles e le sue vittime. A Parigi e in Italia i monumenti si sono tinti dei colori della bandiera belga.
Una foto che ha fatto il giro del mondo è quella di un bambino del campo profughi di Idomeni, in Grecia, che tiene tra le mani un cartello con su scritto “Mi dispiace per Bruxelles”.
Ma voglio lasciarvi con una scritta che non ha bisogno di didascalie. Noi non dobbiamo farci spaventare, noi dobbiamo continuare le nostre vite e fare quello che abitualmente facciamo. Uscire, partire, fargli vedere che i loro metodi per piegarci in realtà ci rendono più forti. #prayforbruxelles #prayforworld