Mutuo aiuto solidale ai tempi di facebook: che ci crediate o no è possibile.
Lo so perché ho realizzato un mio progetto.
Solitamente i gruppi di auto aiuto riguardano un problema ben specifico che le persone hanno e che condividono per aiutarsi. Più o meno è la stessa cosa.
La mia idea era quella di realizzare un gruppo che facesse fronte alla crisi ed al disagio economico.
Come? Con il baratto.
Baratto 2.0 nell’era di facebook: mutuo aiuto solidale
Sono partita da un’idea: chi più, chi meno produce qualcosa. Qualcuno magari si fa la pasta in casa, qualcuno coltiva, qualcuno fa artigianato ed ho pensato che sarebbe stato fantastico se queste persone messe in comunicazione potessero scambiare fra loro.
Io sono in Sardegna e la cosa più logica che potevo fare era un sondaggio in vari gruppi della mia regione per proporre l’idea.
Ho trovato subito molte persone entusiaste ed ho creato il gruppo Produciamo e scambiamo in Sardegna.
L’idea alla base del mutuo aiuto solidale
In realtà di idee alla base del gruppo ce ne sono molte, eccone alcune:
- il baratto come mezzo per contrastare la crisi
- recuperare i rapporti ed i legami umani
- slegarci dal consumismo eccessivo
- riscoprire il valore delle cose
In primis è stato il discorso di un amico a tirarmi fuori l’idea dalla mente, mi parlava del fatto che non c’è più dialogo e comunicazione fra le persone, non ci si parla, non ci sono più legami. Questo gruppo serve anche a mettere in contatto fra loro le persone.
Poi c’è da dire che ormai noi diamo un prezzo a tutto, ma non tutto può realmente avere un prezzo mentre ha un valore ed è questo che va riscoperto.
Ovviamente non tutti producono qualcosa, chi non produce nulla può scambiare il tempo, le proprie competenze o il proprio mestiere. Un po’ come una banca del tempo.
Collaborazioni, scambi, amicizie e molto altro, ecco gli obiettivi del gruppo.
Il mio sogno? Contagiare tutte le altre regioni d’Italia e far sì che il 2019 sia davvero l’anno del cambiamento.