Non canzoni, ma le rime di poeti cechi recitate dalle loro stesse voci: è ciò che permette di ascoltare l’originale “jukebox”al centro di Praga. L’ideatore del nuovo Poesiomat è Ondrej Kobza, già conosciuto nella capitale ceca per aver introdotto nello scenario urbano pianoforti e tavolini da scacchi in luoghi pubblici: e dopo piazza Namesti Miru (la Piazza della Pace), a Praga, sogna di sbarcare anche a Berlino, a Bratislava, a Kiev, e persino a New York.

Centinaia di persone si fermano da ieri alle ore di punta per ascoltare poesie – dice Kobza – scelgono soprattutto quelle di Seifert e Bondy“, due tra i maggiori esponenti della letteratura ceca, compresi tra i venti nominativi di poeti le cui opere possono essere fruite gratuitamente dai passanti. C’è bisogno solo di schiacciare un bottone e, da un tubo di metallo in mezzo al prato, si possono ascoltare le registrazioni delle voci originali dei poeti, come quelle di Vladimir Holan, Jachym Topol, Ivan Martin Jirous e molti altri.

Un progetto costato 200.000 corone ceche (8.000 euro), finanziato dalla gente che lo ha trovato interessante. “L’idea è nata circa un anno fa. Dopo i pianoforti e le scacchiere mi sono chiesto cos’altro si potesse fare per animare il grigiore dello spazio pubblico e dare piacere alla gente. Ho visto tubi simili a Parigi. Volevo qualcosa di non troppo vistoso, di intimo“, continua Kobza “E se avessi la possibilità di collocare un jukebox di poesie in Italia, ci metterei o le traduzioni in italiano dei poeti cechi o la più bella poesia italiana“.