Un motivo c’è, e non potrebbe essere più valido. Il 25 novembre del 1960, tre delle quattro sorelle Mirabal, rivoluzionarie dominicane impegnate nel contrastare la dittatura sanguinosa di R. L. Trujillo -presidente della Rep. Dominicana e dittatore dal 1930 al 1961- mentre si recavano accompagnate dal loro autista a far visita ai rispettivi mariti in carcere, furono intercettate dagli uomini del dittatore, costrette a scendere dall’auto e condotte in un luogo isolato. Qui furono brutalmente bastonate e strangolate e, riposti nuovamente nel veicolo i corpi, furono poi gettati in un dirupo per simulare un incidente.
Questa carneficina creò molto scalpore e malcontento nella già tesa situazione dominicana, fino a concludersi con l’uccisione dello stesso mandante del delitto, Tujillo.
L’atroce delitto delle sorelle Mirabal è poi divenuto il simbolo della brutalità degli ‘uomini’ che utilizzano la violenza contro le donne che osano ribellarsi.
Tanto che vent’anni dopo, nel 1980, al primo Incontro Internazionale Femminista tenutosi in Colombia, fu proposto di commemorare quella stessa data, in onore delle tre sorelle, e contro i maltrattamenti fisici e psicologici verso donne e bambine.
Successivamente, nel 1999, l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) approvò l’internazionalizzazione di questa data, stabilendo che da quel giorno l’anniversario della loro morte sarebbe diventato “La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne“.
In Italia è solo dal 2005 che alcuni Centri anti-violenza hanno iniziato a celebrare questa giornata e fu a Roma che nel 2007 ben centomila donne manifestarono contro la violenza sulle donne.
Ma, purtroppo, queste violenze sono una piaga sociale presente a livello mondiale, che non accenna a diminuire, anche perché ancora poco denunciate; molte donne vengono minacciate e non denunciano per paura, altre invece non denunciano perché umiliate dal fatto di essere picchiate e abusate dall’uomo che amano o che un tempo hanno amato.
Allora ‘sfruttiamolo‘ questo 25 novembre, per ricordare che ogni giorno ci sono migliaia di donne in tutto il mondo che continuano a subire violenze ed hanno bisogno di aiuto, il nostro aiuto.
Potrebbe essere un’amica, una vicina di casa, una parente o una semplice conoscente, non ha importanza, quello che importa è che dobbiamo lottare, lottare perchè vengano presi dei provvedimenti affinché tutta questa mattanza diventi solo un ricordo; e per farlo tutte le donne vittime di violenza devono trovare il coraggio di reagire e denunciare i loro aguzzini.