Il bisturi lascia segni nel cuore e sulla pelle delle donne che hanno dovuto combattere contro un tumore al seno. Segni visibili, ma non indelebili. Basta infatti un tatuaggio per trasformare un difetto in un bellissimo disegno in grado di mascherare per sempre il ricordo della malattia. I tatuaggi sono però per sempre e decidere di farne uno su una zona così particolare è sicuramente difficile. È proprio da qui che nasce l’idea del pubblicitario Noel Franus che ha creato un’apposita app su consiglio della sorella sopravvissuta a un cancro al seno. La ragazza ha infatti deciso di nascondere i segni dell’operazione sotto un tatuaggio creato su misura per lei. Noel ha pensato allora che questa idea poteva essere utile a molte donne e con l’aiuto di decine di artisti ha creato disegni in grado di coprire in maniera efficace i segni dell’operazione.
“Molte donne che hanno dovuto subire una mastectomia o una ricostruzione non sanno assolutamente se sia il caso di farsi un tatuaggio, specie ne non ne hanno nemmeno uno“, spiega il team di sviluppo di P.Ink. “Così abbiamo creato questa app per mostrare loro quale sarebbe il risultato“.
L’applicazione si chiama appunto P.Ink e sta per “personal ink”, inchiostro personale. Si tratta di un archivio in continua espansione contenente oltre mille bozzetti provenienti da tutto il mondo, che possono essere ridimensionati e modificati per farli combaciare perfettamente con la foto del seno della paziente. Si può avere così la possibilità di vedere in anticipo, sullo schermo del proprio smart phone, come sarà il proprio seno ornato da un tatuaggio.
Una volta trovato quello giusto, lo si può mostrare al proprio tatuatore di fiducia, oppure si può anche contattare uno degli artisti che partecipano al progetto P.Ink. L’applicazione ha anche una sezione dedicata alla sicurezza, in cui vengono elencate e spiegate le regole base per una “decorazione” post-operatoria priva di pericoli e soddisfacente: bisogna infatti attendere almeno 18 mesi dopo l’intervento e comunicare sempre al proprio medico l’intenzione di tatuarsi in quella zona del corpo, sottoposta a un trauma precedente.