Paragon Hotel di David Morrell: Il libro di cui parliamo oggi è un autentico viaggio nel terrore.

Non avete mai letto un thriller come questo ve l’assicuro. Io, come ben sapete, sono per i tascabili economici e quando ne esce uno nuovo mi precipito subito a vedere di che si tratta. Ebbene questo non lo adocchiai subito, era nella pila insieme agli altri ma non ci feci caso.

Mi trovavo ancora a Cagliari ed una sera mi recai con amici al cinema che guarda caso si trova proprio sopra la libreria. Secondo voi potevo non fare una tappa?Uno dei primi libri che presi dalla pila degli economici fu proprio questo: Paragon Hotel.

Mi fece subito pensare non so perché ad un hotel cupo sinistro con forze paranormali, una cosa alla Shining avete presente?

Gli hotel mi piacciono come ho già accennato in un altro articolo, l’idea di fermarsi con poche cose in una stanza per poco tempo, di abitare un luogo di passaggio m’intriga. Di solito sono poi così semplici, arredati con poco (non amo i super lussuosi), così minimalisti da costringerti a tenere tutto sottomano. Quando ho letto la trama ho deciso che era mio…un hotel vecchio e disabitato, archeologi urbani?Lo compro!

Paragon Hotel: alla scoperta dei creepers

Ma che saranno poi sti archeologi urbani?
Si chiamano creepers, un termine in gergo che sta per esploratori urbani: archeologi metropolitani con la passione di visitare le costruzioni abbandonate e carpirne i segreti altrimenti condannati a morire con esse.

Sono loro i protagonisti di questa storia: cinque ragazzi attrezzati come esploratori più unito un reporter del New York Times, Balenger, un uomo molto misterioso, che li vuole vedere in azione per ricavarne un servizio, ovviamente senza rivelare i loro nomi, perchè si tratta di un’attività assolutamente illegale…o forse no?Forse non è esattamente questa storia che interessa a Balanger…

L’oggetto della loro esplorazione: il Paragon Hotel che è stato costruito nel periodo di gloria di Asbury Park da un milionario misantropo, Morgan Carlisle, che lo riempì di lusso e confort ma che ora giace sprangato e mal ridotto in attesa di demolizione. Un uomo molto strano (che spiava i propri clienti), emofiliaco, agorafobico che pure un giorno si recò in mezzo alla spiaggia per spararsi…

I cinque più Balanger partono per la spedizione introducendosi da una condotta sotterranea infestata dai ratti verso il cuore fatiscente del Paragon Hotel e dei suoi inquietanti segreti.

Un po’ per volta i nostri protagonisti riescono ad esplorare pezzo per pezzo l’edificio trovando segni lasciati da persone che quel luogo lo hanno frequentato molto spesso. Tra imprevisti e difficoltà scopriranno di non essere soli, qualcosa nel buio li segue…
Non è quello a cui state pensando. Non c’è assolutamente nulla di paranormale in questo libro.

Paragon Hotel: non entrate se avete paura

“Vi sono luoghi nei quali non si dovrebbe entrare”

Tutto contribuisce all’atmosfera di terrore che si respira: il ritmo incalzante, i cigolii, gli oggetti più inconsueti abbandonati, porte inspiegabilmente chiuse con chiavi mancanti, ombre, passaggi segreti, colpi di scena di ogni tipo. Posso dirvi che io l’ho letto in un giorno, non riuscivo a scollarmi dalle pagine.

Devo dirvi che verso la metà probabilmente comincerete ad intuire il finale ma nonostante questo è un gran bel libro che vi terrà incatenati fino alla fine.

Riusciranno i protagonisti a rivedere il giorno sani e salvi?Così li tallona nel silenzio e nel buio?

Chi è veramente Balanger, perchè questo luogo è così importante per lui?

Quale orribile segreto nasconde nell’hotel?
Se avete in mente una serata da brivido, non lasciatevelo sfuggire.