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Da tempo ormai, proveniente dal sud della nostra penisola, si è diffusa la pratica del “caffè sospeso” un caffè pagato, che chiunque può lasciare per coloro che non se lo possono permettere.

Rapidamente questo gesto così gentile nei confronti del prossimo si è esteso ai campi più disparati. A Torino ad esempio sono stati affissi alle fermate dell’autobus, cartelli che invitano i viaggiatori a non gettare via il biglietto se il tempo della sua validità non è ancora scaduto. Sotto il cartello, un contenitore per i biglietti “in corso”.
Recentemente la rete del “sospeso sociale” si è ampliata e sono sorte delle onlus al sostegno di queste iniziative, come a Messina l’associazione “Invisibili onlus” che lanciò, un anno fa, l’idea del “pane in attesa” o ancora il sito www.1caffe.org, ideata dall’attore Luca Argentero, che ogni settimana presenta un diverso progetto di solidarietà proposto da una onlus o da un’associazione no-profit italiana o internazionale.
Tanti gesti che insieme ridanno fiducia e speranza nel buon cuore e nella solidarietà che forse ogni tanto ci dimentichiamo.

Gesti ormai così popolari da aver attirato l’attenzione delle multinazionali e in particolare quella di una famosa compagnia di voli low-cost, la Vueling, che ha attivato l’opzione “passeggero in sospeso” che, come spiega la sua pagina web permette di prenotare un volo per massimo 10 persone, con i dati di una sola e completare l’acquisto in un secondo momento nel giro di 72 ore. Di sicuro un iniziativa molto comoda per non perdere nessun offerta last minute e poter fare tranquillamente una sorpresa al proprio partner pur non avendo tutti i suoi dati sotto mano.
Lontana però dall’essere un’iniziativa solidale, sembra piuttosto una palese iniziativa di marketing.

C’è da sperare che la pubblicità fatta a questi “voli sospesi” inviti sempre più persone a informarsi sull’origine di questo uso e partecipare ad almeno una di queste iniziative, dopo aver usufruito del servizio di volo.