Ogni anno è fatto di alti e bassi, ma a volte i bassi sono più incisivi degli alti. Per ogni notizia ambigua venuta alla luce nel corso di quest’anno ci sono interpretazioni tanto buoniste quanto spietate: proprio queste ultime sono quelle da cui scaturisce tutta quella serie di prese in giro virali che fa di un fenomeno un colossale epic fail. Diamo un’occhiata, allora, al lato peggiore di questo 2014.
Partiamo dall’intimità, col Fappening: come dimenticare quando quest’estate spuntarono fuori le scandalose immagini di celebrità senza veli? Il mondo delle star, si sa, è il bersaglio preferito degli hacker, che quest’anno hanno dimostrato al mondo intero quanto debole sia il sistema di protezione del tanto decantato iCloud: con più di 500 account craccati e altrettante immagini di nudità derivanti, certo non ci illudiamo più di essere al sicuro, neanche nel 2015.
Un altro fenomeno cresciuto a dismisura nell’arco del 2014 è quello dei servizi musicali in streaming: un business digitale che non è andato a genio proprio a tutti, soprattutto a musicisti e cantautori preoccupati circa il pagamento delle proprie royalties. Alcuni artisti, tra cui Taylor Swift, hanno persino levato i propri pezzi dalle playlist perché contrari alla svalutazione del proprio lavoro artistico.
E che dire di Uber, il network per passaggi in macchina che ha spopolato in 200 diverse città in tutto il mondo? Lo si potrebbe definire un servizio di taxi, ma ai regolamenti dei taxi veri e propri Uber non risponde, mettendo semplicemente in contatto i proprietari di auto private e le persone a cui serve un passaggio tramite app. Un metodo rivoluzionario per spostarsi, certo, ma non troppo congeniale per chi il tassista lo fa di professione regolarmente: moltissimi si sono opposti e hanno contrastato questa concorrenza sleale, appellandosi a un intervento da parte delle autorità governative. Staremo a vedere chi avrà la meglio l’anno prossimo.
Infine, lo scandalo che ha lasciato il mondo a bocca aperta: quello di Bill Cosby, che stando alle dichiarazioni di ben 28 donne diverse sarebbe un molestatore sessuale. La cosa non ha naturalmente giovato alla notorietà dell’attore settantasettenne, che si è visto annullare contratti da parte delle più grandi emittenti televisive e che continua, assieme alla sua famiglia, a dichiarare la sua innocenza. Chissà se il 2015 sarà dalla sua.